Legge concorrenza 2017: un possibile via libera ai distributori di SIM di Iliad?


La nuova legge sulla concorrenza, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 14 agosto 2017, diventerà operativa tra poche settimane (esattamente dal 29 agosto).

Tra le varie novità che vedranno la luce (un resoconto completo in ambito tlc è disponibile a questo link), vogliamo concentrarci su quella che riguarda le misure per facilitare la migrazione/portabilità del numero tra diversi operatori.

Al fine di semplificare le procedure di migrazione tra operatori di telefonia mobile e le procedure per l’integrazione di SIM card aggiuntive o per la sostituzione di SIM card richieste da utenti già clienti di un operatore, con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono previste misure per l’identificazione in via indiretta del cliente, anche utilizzando il sistema pubblico dell’identità digitale previsto dall’articolo 64 del codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, in modo da consentire che la richiesta di migrazione e di integrazione di SIM card e tutte le operazioni ad essa connesse possano essere svolte per via telematica. Dall’attuazione delle disposizioni previste dal presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Perché parliamo di questa specifica voce? Perché potrebbe (il condizionale è d’obbligo) dare una svolta ad una delle difficoltà maggiori che Iliad avrà in Italia nel replicare il modello di business risultato fino ad ora vincente Oltralpe.

A fine 2016 Free contava su “soli” 55 punti vendita distribuiti in tutta la Francia e oltre 1.600 distributori automatici di SIM. Quest’ultimi sono stati lanciati da Free Mobile nel corso del 2014 e hanno permesso di risparmiare su centinaia (se non migliaia) di aperture di nuovi store e di automatizzare tante operazioni, come l’emissione di una SIM o la sua sostituzione in caso di furto o guasto.

Distributore automatico di SIM Free Mobile

Distributore SIM Free Mobile / Iliad

Il funzionamento è davvero semplice: grazie ad uno schermo touch è possibile effettuare l’attivazione di una nuova SIM (nuovo numero o richiesta di portabilità da altro gestore) e scegliere il piano tariffario preferito. Si inserisce un indirizzo email valido (non è richiesto alcun documento) e si effettua il pagamento con carta di credito. Si procede poi al semplice ritiro della SIM (disponibile in triplo taglio), il tutto in soli 3 minuti.

Il freno nel nostro Paese è l’obbligo di dover fornire un documento di identità valido per l’attivazione e intestazione di una utenza mobile, che renderebbe questi distributori automatici totalmente inutili per l’emissione di SIM card a nuovi clienti (mentre potrebbero essere utilizzati dai già clienti per operazioni di sostituzione della SIM per furto o guasto).

Con la nuova legge, se verrà consentito l’utilizzo del sistema “SPID” (il sistema di login che permette a cittadini e imprese di accedere con un’unica identità digitale a tutti i servizi online di pubbliche amministrazioni e imprese aderenti) anche per l’attivazione di una SIM card, il problema potrebbe quindi essere facilmente aggirato con un semplice utilizzo di user e password, salvo Iliad e il suo fondatore Xavier Niel, non abbiano già trovato delle soluzioni alternative.


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9 Risposte

  1. dobale ha detto:

    Questi distributori automatici avranno un costo anche in termini di manutenzione e controlli periodici, sicuramente minore che avere un punto vendita fisso con del personale.La soluzione migliore però è quella di fare tutto online, con consegna in 2-3 giorni della SIM tramite corriere. Kena insegna; qualche store nelle grandi città, un buon numero di rivenditori nei centri maggiori, il resto del territorio coperto dall’ efficace servizio dei corrieri.

  2. Certo una genialata che consente di risparmiare gli stipendi di migliaia di dipendenti degli store….e poi che bello avere sim senza dover presentare documenti e altra burocrazia. Finché non ti arriva la prima serie di minacce o insulti anonimi ?

    • Dario ha detto:

      Evitiamo di dire troppe castronerie per favore. Ma l’hai letto l’articolo? Si parla di acquisto SIM tramite login con SPID… sai cos’è? Probabilmente no, altrimenti non avresti scritto questa emerita cavolata. Si tratta dell’identità digitale di una persona che, per essere ottenuta (ovvero per ottenere login e password con cui la utilizzerai sui siti della pubblica amministrazione e alcune aziende che aderiscono) necessita della verifica del documento d’identità + codice fiscale.

      Quindi quali minacce o insulti anonimi? Se te ne arrivano vuol dire che hai lasciato il tuo numero di telefono a qualcuno che non conosci. O al massimo ti basta fare una denuncia e la Polizia scoprirà a chi è intestato un numero.

      A te quindi di fatto non cambia nulla, come non sai a chi appartiene un numero di telefono ora (a meno che non sia un tuo conoscente) così non lo saprai nemmeno in futuro con Iliad, se non effettui una denuncia alle autorità competenti. Colleghiamolo il cervello ogni tanto prima di scrivere 😉

      p.s. perché allora non te la prendi anche con le banche, visto che adesso puoi fare tutto online e gli sportellisti non servono più? Il mondo evolve, se non ti starà bene acquistare una SIM in questo modo, continua a regalare tutti i tuoi soldi alle varie Ladrafone di turno, contento te di essere spennato, contenti tutti 😉 GENIO.

    • Federico Morello ha detto:

      È una castroneria comunque: in tutta europa le sim si comprano anche al supermercato vicino alle casse 😀

      • Redazione ha detto:

        Ma da noi no, alle casse fino ad oggi al massimo si possono comprare le ricariche. Quei distributori di SIM in Francia permettono di ottimizzare i costi e avere una presenza capillare in tutte le città dove non sono presenti i negozi di Free.

  3. Andrew ha detto:

    Concordo con Beppe, con una soluzione tanto semplice a cui non aveva fino ad ora pensato nessuno, hanno trovato il modo di far quadrare i conti e poter fornire tariffe davvero concorrenziali.

  4. f ha detto:

    Basta usare il tesserino sanitario

    • Andrew ha detto:

      Per intestare una SIM deve essere fatto riconoscimento con un documento d’identità valido, il tesserino sanitario non è un documento d’identità e quindi non può essere utilizzato in questo caso, a meno che non cambi la legge.

  5. Beppe ha detto:

    Quei distributori di SIM in Francia sono stati una genialiata! Costi irrisori, senza doversi imbarcare nell’apertura di costosissimi negozi in tutte le città. Rispetto ai concorrenti un risparmio assurdo. Spero riescano a trovare il modo di utilizzarli anche da noi.