Free (gruppo Iliad) entra nel capitale di Canalplay (video on demand del gruppo Vivendi)


Non si ferma l’espansione del gruppo guidato da Xavier Niel. In attesa del lancio come quarto operatore mobile italiano e dopo lo sbarco sull’isola di Riunione (ne abbiamo scritto proprio lo scorso mese), si torna a parlare di media e nello specifico di servizi di video on demand (VOD).

Free, l’operatore tlc francese (telefonia fissa/internet/IPTV) controllato da Iliad acquisito il 20% di Canalplay, il servizio di video on demand di Canal+ (gruppo Vivendi), almeno stando a quanto trapela dal settimanale L’Express.

Canalplay

Sempre il settimanale spiega come Canalplay soffra la concorrenza di Netflix, con un fatturato in calo del 16% nel 2016 attestatosi a 33,8 milioni di euro mentre le perdite sono quasi triplicate a 6,3 milioni di euro.

Attualmente Canalplay conta circa mezzo milione di abbonati (dal 2015 ad oggi ne ha persi circa 200.000), contro 1.6 milioni del concorrente Netflix. E proprio con quest’ultima Free non ha di certo un ottimo rapporto, visto che l’operatore del gruppo Iliad ha denunciato la società di video on demand americana lo scorso giugno.

Free VS Netflix

Dicevamo dei rapporti burrascosi tra i due gruppi: ecco cosa è successo. Nel mese di giugno Free ha denunciato Netflix presso il tribunale del commercio di Parigi per i danni d’immagine provocati dal suo report mensile (ISP Speed Index) sulle velocità dei provider.

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L’ISP (Internet Service Provider) Speed Index misura “il bitrate medio durante il Prime Time per i contenuti di Netflix resi disponibili in streaming agli abbonati in un determinato mese”, come spiega direttamente Netflix. Ed ogni mese Free risultava sempre ultima nella classifica dei provider francesi.

Per questo motivo il gruppo ha deciso di passare all’attacco con la denuncia al tribunale del commercio di Parigi (sostenendo di essere boicottata sul rilevamento delle prestazioni, perché unico provider a non aver mai raggiunto un accordo con Netflix) per “danni significativi, che non sono quantificabili in questa fase, ma potrebbe ammontare a decine se non centinaia di milioni di euro” e richiedendo inoltre di eliminare dai prossimi report mensili i dati (il bitrate) riferiti a Free.

Sarà interessante scoprire come evolverà la situazione nei prossimi mesi, visto che Canalplay è un servizio che viene offerto anche dagli operatori concorrenti (Orange e Bouygues Telecom), che non saranno felici di questo ingresso di Free.


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