Wind Tre, sempre più offerte con vincoli di durata. Mossa anti-Iliad?


Come accade ormai da diversi mesi, in attesa del tanto temuto (almeno per i concorrenti) lancio del nuovo operatore mobile italiano del gruppo Iliad, Wind Tre, TIM e Vodafone affilano le armi per non farsi cogliere impreparati.

Se da parte di TIM le carte sono state già scoperte, con il lancio lo scorso marzo dell’operatore mobile virtuale Kena Mobile e le sue tariffe low cost (seppur al momento senza l’accesso alla rete 4G), gli altri gestori italiani non sono rimasti a guardare.

Vodafone si sta preparando al lancio del suo MVNO, tramite la controllata VEI Srl, anche se dopo le dichiarazioni della scorsa estate tutto sembra tacere, il nuovo “virtuale” dovrebbe essere pronto a partire in qualsiasi momento.

E Wind Tre? Nell’attesa che tutti i gestori tornino alla fatturazione a 30 giorni (grazie all’intervento legislativo) per i due brand del gruppo rimasti ancora separati dopo la fusione, le mosse sono tutte a suon di vincoli.

Diverse delle offerte più convenienti lanciate ad esempio oggi dalla Tre (che offrono anche fino a 6 mesi di Netflix inclusi) vengono ora proposte con un vincolo di 24 mesi di durata e, nel caso si decida di cambiare gestore prima del previsto, viene applicato un addebito di ben 49 euro.

Un forte disincentivo a cambiare gestore che potrebbe fermare molti clienti dall’effettuare una portabilità del numero da Tre a Ho. Mobile, il nuovo operatore mobile di Iliad il cui lancio è previsto tra pochi mesi.

Situazione simile anche per diverse offerte Wind, che vengono proposte con un costo di attivazione scontato se il numero rimane attivo per 24 mesi, in caso contrario scatta l’addebito (es: All Inclusive Unlimited Raddoppia proposta con costo di attivazione di 9 euro invece di 25 euro. I 16 euro di scontistica vengono addebitati in caso di cessazione/portabilità).

Rispetto ai vincoli proposti da 3 Italia, quelli Wind al momento sono decisamente più ridotti e soprattutto non sono legati ad una carta di credito o conto corrente bancario, ma al credito residuo dell’utenza (con tutti i vantaggi del caso).

Non c’è dubbio che la francese Iliad desta non poche preoccupazioni tra i gestori italiani e le tante dichiarazioni che si sono susseguite negli ultimi mesi da analisti unanimi nel definire il nuovo entrante un rischio per la redditività dei concorrenti, parlano da sole.

Il conto alla rovescia per lo sbarco di Iliad è partito. Ora non resta che attendere ancora un po’ per scoprire se il consumatore italiano apprezzerà o meno l’offerta mobile del nuovo gestore che promette tariffe economiche, massima trasparenza e zero rimodulazioni (come d’altronde avviene da più di 5 anni in Francia e con enorme successo).


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