Per Mediobanca (tra gli azionisti c’è anche Vincent Bolloré) Iliad non spaventa


Mentre cresce l’attesa per il lancio di Iliad come nuovo operatore mobile italiano, nel tempo abbiamo assistito a diverse prese di posizione sul gruppo francese fondato da Xavier Niel, soprattutto da parte dei concorrenti.

Alle tante analisi di cui abbiamo dato riscontro solo nell’ultimo anno (a fondo articolo abbiamo segnalato le principali), l’ultima – in ordine di tempo – arriva dagli analisti di Mediobanca Securities ed è stata riportata proprio ieri da Milano Finanza.

Iliad ha nominato un ragazzo molto intelligente come capo del business italiano, gli auguriamo buona fortuna per la nuova avventura. Detto questo, vorremmo evidenziare quanto segue: all’inizio dell’anno scorso eravamo gli unici a segnalare che Iliad non avrebbe lanciato il suo servizio nel 2017.

Ci dispiace, ma avevamo ragione, così come del fatto che l’ingresso di Iliad in Italia è visto ancora come un fantasma e questo continua a riflettersi nel prezzo del titolo Telecom Italia  con il business italiano che tratta a oltre il 30% di sconto rispetto ai competitor, due volte la media degli ultimi 5 anni

Previsioni tutto sommato non così difficili, se si tiene conto che lo stesso Xavier Niel aveva spiegato, già lo scorso maggio durante la Convention Free 2017 tenutasi a Parigi e rispondendo ad una nostra domanda, che il lancio effettivo sarebbe avvenuto verso la fine di quest’anno, con un margine di circa 60 giorni prima o dopo la data del 30 dicembre 2017 (ovvero tra novembre e il prossimo mese di febbraio).

Gli analisti aggiungono poi:

Non abbiamo paura dei fantasmi di Iliad: il mercato è già competitivo, basta guardare le recenti offerte disponibili, e non così ricco come quello francese nel 2012. Inoltre Iliad non ha 5 milioni di clienti della rete fissa nel nostro Paese.

Senza contare che non c’è nessuna convergenza. Quando Iliad deciderà finalmente di lanciare la sua impresa in Italia potrebbe essere l’anno della verità per i ricavi dei servizi mobili.

Ad oggi si tratta di una delle analisi più scettiche relative allo sbarco e al successo del gruppo Iliad in Italia come operatore mobile. Sicuramente solo dopo l’effettivo lancio si potrà scoprire il reale impatto sul mercato.

Ricordiamo, come è doveroso, che Vincent Bolloré (numero uno di Vivendi) detiene anche il 5,029% di Mediobanca e che Vivendi  ha in mano ben il 23,943% di Telecom Italia, ovvero uno dei gruppi che potenzialmente ha più da perdere dall’arrivo del nuovo concorrente.

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3 Risposte

  1. Valter ha detto:

    Sempre la stessa storia… al di la del caso specifico che tenta maldestramente di preservare il prezzo azionario attuale, tutti hanno dichiarato di non temere il nuovo gestore e poi continuano (chi più chi meno) a inventarsi “mosse” per pararsi il fondo schiena. Nel nostro paese siamo abitudinari, malgrado questo è facilmente prevedibile un lento ma inesorabile abbandono degli attuali gestori … e non sarà certo una penale di 50€ a fidelizzare la clientela … sarà il passaparola a “ungere” la ruota della fuga.

  2. Cristian ha detto:

    Probabilmente Bolloré ha alzato la cornetta e ha chiesto di farsi fare questa analisi su misura ahahahah 😛

  3. Damiano ha detto:

    Un giudizio appena appena di parte ahahahah 🙂