Iliad: ecco perché le Simbox sono un metodo di identificazione sicuro


Vi avevamo parlato proprio ieri del dossier riguardante Iliad finito sul tavolo nel neo-Ministro dell’Interno Matteo Salvini. La contestazione, presentata da TIM, mette in discussione la legittimità dell’innovativo sistema di vendita scelto da Iliad, ossia quello delle Simbox, che verranno progressivamente installate in tutta Italia nei corner e negli store del nuovo operatore mobile (qui l’elenco).

Il motivo della discussione è il Decreto Ministeriale del 16 Agosto 2005, anche chiamato “Legge Pisanu“, che sanciva nuove norme per gli operatori di telefonia al fine di limitare il crescente fenomeno di terrorismo.

Con l’utilizzo delle Simbox, Iliad rispetta tutti i criteri riportati nella legislazione italiana. Basti pensare che la stessa azienda, invece di limitarsi all’impiego degli erogatori di SIM francesi, ha operato una loro profonda modificazione per permettere il corretto ed effettivo riconoscimento dell’acquirente.

Infatti, rispetto alle “cugine francesi”, le Simbox italiane sono anche dotate di un apposito scanner per l’acquisizione in digitale di una copia di un documento di riconoscimento valido (carta d’identità, passaporto o patente), uno schermo touch per la firma della richiesta di eventuale portabilità del numero, oltre a una telecamera per registrare un breve video utile alla conferma della veridicità delle informazioni fornite (al pari di quanto avverrebbe in negozio).

Secondo quanto confermatoci da Iliad, tutte queste informazioni vengono immediatamente inoltrate e verificate da un operatore che, da postazione remota, verifica la congruenza di quanto dichiarato e procede all’attivazione della SIM.

Quando vengono rilevati dati errati, parziali, non validi, documenti danneggiati o in dubbio di validità, o se il video registrato non permette il corretto riconoscimento della persona, si procede al rigetto della richiesta e la SIM non viene attivata (il cliente sarà quindi invitato ad inoltrare nuovamente la richiesta).

Non è tra l’altro difficile trovare tra i commenti ai nostri articoli o in diversi forum e community online, clienti Iliad che hanno lamentato una mancata attivazione della SIM per dati incongruenti.

Si tratta di un meccanismo che, come già chiarito, risulta essere ideato e implementato appositamente per il mercato italiano e per il rispetto della legge del nostro paese, distaccandosi dalla Francia dove i regolamenti non prevedono controlli così stringenti (non è richiesto ad esempio nessun documento d’identità).

Come già chiarito anche in un nostro articolo pubblicato ieri, se qualche malintenzionato ha bisogno di una SIM intestata ad ignari prestanome, è più facile che si affidi a qualche rivenditore compiacente piuttosto che ad un erogatore di SIM in cui viene conservato – tra l’altro – un video del richiedente (che risulterà di maggiore aiuto alle forze dell’ordine di una foto datata di un documento d’identità o una testimonianza verbale di un negoziante).

Senza dimenticare che in alcuni paesi le SIM possono essere acquistate anche al supermercato, senza richiesta di documenti ed utilizzabili ovunque (Italia compresa).

La sicurezza del nostro Paese non sarà quindi di certo messa a rischio da una nuova compagnia di telecomunicazioni o dalle sue Simbox.


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13 Risposte

  1. Giorgio De Luigi ha detto:

    Qualte palle, ma se io scippo una vecchietta e con i suoi documenti vado alla SIM BOX ???? Che colpa ne ha iliad ? In Grezia per necessita ho acquistato una sim in uno Store, e posso usarla anche in italia, figuriamoci in africa !!!!!

  2. Stefano ha detto:

    Acquistata una sim Noitel, il corriere (SDA), l’ha consegnata a caso a una mia vicina di casa… Visto che dubito che Iliad abbia un propria compagnia di trasporti, molto meglio le Simbox.

  3. Pierluigi ha detto:

    Personalmente quando è arrivato il corriere a portarmi le due SIM acquistare mi ha contestato la fotocopia fatta in quanto ti non eccessivamente nitida e quindi ho dovuto ristamparla perfettamente e ha controllato, con mia grande sorpresa, scrupolosamente la mia identità. Devo dire sono stati puntuali, solerti e pignoli…Niente da dire!!! Trovo per le SIMBOX invece un sistema efficace, veloce economico e io lo trovo SICURISSIMO in termini di garanzia per l’identificazione dell’utente perché esiste la scansione del documento e l’identificazione tramite un video in cui è registrato e conservato, mentre nei negozi (sopratutto i LYCAMOBILE) e li ho visti anche io esiste una compiacenza nell’attivazione delle SIM intestate ad altre persone di nazionalità sempre straniera e quindi NON IDENTIFICABILI!!! Quindi secondo me questa “trovata della TIM” è un chiaro ed esplicito COLPO DI CODA e un modo pretestuoso per risolvere un problema di concorrenza più che leale oltre che sicurissimo per l’identificazione che sta facendo ILIAD…!!! Spero che Salvini possa rendersi conto che Tim sta solo cercando di trovare la via più breve per screditare ILIAD e approfittando di dissapori momentanei che abbiamo Visto in questi giorni con la Francia per la storia dei migranti….
    Mi spiace ma devo dire viva ILIAD e abbasso Tim!!!!!!!

  4. Raf ha detto:

    invece i commessi del negozio tim o vodafone sono pubblici ufficiali ?? …. ma dove vivete ….. e avete mai provato a comperare una sim Lycamobile e poi a verificare il vs nome e indirizzo che hanno registrato ? … è chiaro che questa campagna è solo e puramente economica …. della sicurezza a Tim non gliene frega nulla … ma figurati …

  5. Edoardo ha detto:

    Registrati su una Simbox iliad:
    La sim ti verrà distribuita alla fine della registrazione, ma attivata da iliad poche ore dopo, dopo la verifica della tua identità…da assistenza iliad https://www.iliad.it/assistenza/692.html

  6. Ciro ha detto:

    Come noto l Italia è uno stato di polizia,basti vedere ad esempio le previsioni del tempo ancora condotte da personale in divisa,quindi dicosa ci meravigliamo.?

  7. Julia ha detto:

    Sarò fuori discorso di nuovo.
    Viato che Nexive non ha più consegnata la mia sim ordinata il 29 maggio entro la data promessa che era ieri ho fatto il reclamo stamattina e sono andata alla sede di Iliad di Milano sperando di poter prendere subito una nuova sim invece un addetto mi ha detto che nel mio caso ormai loro non possono fare nulla. Quindi il problema è solo tra me e Nexive. Se Nexive ha perso la mia sim devo fare la causa io a Nexive! Ma è possibile??? Ormai non ho quasi più credito per chiamare Iliad per protestare perché ogni volta che lo chiamo (anche a quel numero del cellulare) Wind mi tolglie il credito. Ormai sto iniziando ad odiare anche Iliad….

  8. Alex Maurizio ha detto:

    Ho aiutato due anziani vicini di casa nell’attivazione di due sim con portabilità.
    Il corriere è tornato due volte per effettuare una corretta identificazione. Mi sembra che legge e procedure siano state rispettate piuttosto scrupolosamente.
    Stessa cosa vale per l’attivazione e consegna della mia sim e di quella di mia madre in altra data. Posso affermare che in 4 casi cui ho assistito sia stato fatto tutto a norma.

  9. Antonio ha detto:

    Non è così, poi tale procedura viene adottata anche da altri gestori come vodafone, postemobile.

  10. Stefano ha detto:

    L’attivazione da remoto ovvero con consegna a mezzo corriere è a dir poco ridicola da un punto di vista di sucurezza.
    Ho personalmente richiesto la sim su internet, pagata con una cc ricaricabile non intestata a me il corriere ha ritirato una fotocopia del documento senza neanche guardare se corrispondeva al destinatario.
    Quindi con la copia di un documento qualsiasi potrei attivare sim intestate ad altri senza alcun problema

    • Redazione ha detto:

      La procedura tramite corriere è identica a quella applicata da altri gestori. Il corriere ha l’obbligo di verificare l’identità chiedendo il documento originale, da confrontare con la fotocopia che gli viene consegnata, se non rispetta questa procedura, non è di certo colpa di Iliad.

      • @LOGOSdiGM ha detto:

        Sì pone però un altro aspetto.

        Non mi fido e non cedo copie di documenti personali miei e/o altrui a chi a norma di legge non è abilitato all’identificazione nonché gestione e conservazione e trattamento degli stessi.

        Il vettore di un corriere o il fattorino di una impresa di trasporti qualunque non è autorizzato e legittimato a svolgere le funzioni di un pubblico ufficiale e/o ufficiale di stato civile (funzionario presso gli uffici demografici municipali italiani).

        E la stessa cosa vale per i postini di Poste Italiane che oltretutto ora è società privata e neanche più ente economico anche se lo Stato ne detiene azioni attraverso il MEF.

        Quanto alla controverifica con lo strumento di pagamento, non ha efficacia senz’altro per oltre il 50% dei casi.

        Non voglio dar ragione a Telecom Italia che non ne ha è dovrebbe solo tacere dati i carichi di rilevanza penale su di essa e la sanzioni.

        A dire il vero il decreto Pisanu ha delle lacune e dovrebbe proprio esser rivisto defininendo in via tassativa le modalità operative obbligatorie per tutti, ma prima lo stop operativo totale a nuove attivazioni per tipo 50gg in cui sanare e regolarizzare tutte le linee attive con verifica precisa da far schifo, facendo il contropelo e solo quando tutti saranno a posto, si riprende con nuove regole intransigenti che impediranno di essere truffati e e stressati dai call centre etcc.

        I dirigenti hanno solo studiato per rubare ma poi sul pratico sono degli incapaci e addestrano poi degli inetti, dunque basta tirare le somme.