Rimborsi per le bollette a 28 giorni: stop del Consiglio di Stato. Il tweet di Benedetto Levi


Su richiesta di TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb, arriva dal Consiglio di Stato lo stop ai rimborsi previsti entro il 31 dicembre 2018 per tutti i clienti “vittime” della fatturazione a 28 giorni, con cui i principali gestori telefonici hanno potuto contare su maggiori entrate grazie al giochino delle 13 “mensilità” su base annua invece delle 12 previste da calendario.

Si tratta di ben 2 miliardi di rimborsi (non proprio briciole), che per il momento rimarranno quindi nelle casse degli operatori telefonici invece che essere restituiti a tutti i consumatori italiani.

Rimborsi bollette a 28 giorni

Ricapitolando: l’AGCOM la scorsa estate aveva intimato a TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb di procedere con i rimborsi ai clienti entro il 31 dicembre 2018, il Tar del Lazio a novembre aveva ribadito quanto già richiesto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, confermando come termine ultimo per i rimborsi la fine di questo 2018.

Ora il Consiglio di Stato con lo stop comunicato ieri, permette alle compagnie di prendere tempo. Sì, perché adesso bisognerà attendere la decisione definitiva – sempre da parte del Consiglio di Stato – che sarà comunicata entro il 31 marzo 2019.

Entro questa data sapremo se quei circa 10 milioni di italiani coinvolti nella fatturazione a 28 giorni avranno diritto ai rimborsi e, soprattutto, se avranno una restituzione totale o parziale degli importi dovuti.

Un gran bel regalo di Natale per i tanti italiani che negli ultimi anni hanno subito i giochini dei principali gestori telefonici e ora devono attendere ulteriori mesi e sperare nel meglio.

Come successo con la decisione del Tar del Lazio dello scorso novembre (dove venivano confermati i rimborsi ai consumatori), anche stavolta non è mancato il commento alla notizia da parte di Benedetto Levi (CEO iliad Italia), indubbiamente stupito e deluso come molti italiani per la decisione presa dal Consiglio di Stato.

“Siamo punto e a capo: ancora tentativi dagli altri operatori per evitare i rimborsi e a pagare sono sempre i consumatori”.

Di seguito il tweet pubblicato da Levi dal proprio profilo ufficiale Twitter.

Non resta che attendere la sentenza del Consiglio di Stato entro il prossimo 31 marzo 2019, nella speranza che vengano accolte le richieste di milioni di italiani e non i soli interessi economici di quattro compagnie telefoniche.


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2 Risposte

  1. bifax ha detto:

    ** troll bannato **

  2. dobale ha detto:

    Se era per me, obbligavo gli operatori a fare “il mese” di “5 settimane” ……..
    Torniamo al tempo degli antichi Romani a Romolo e Remo…… l’anno di 10 mesi…
    Comunque ‘ste cose succedono solo nella nostra penisola…… troppa fantasia e inventiva…. e non da ultima, “furbizia”……..????