Nuova antenna iliad a Giulianova (TE), nuove proteste



Nuova antenna iliad, nuove lamentele. Non ci sono solo i rifiuti da parte di alcuni comuni (come segnalato recentemente), ma quando si parla di nuove installazioni di ripetitori da parte di iliad (discorso che vale anche per tutti gli altri), non mancano spesso anche le proteste degli abitanti della zona.

E’ il caso questo di Giulianova, cittadina della provincia di Teramo, dove lo scorso novembre il nuovo operatore aveva installato una sua antenna in piazza Dalla Chiesa (in un’area di parcheggio).

Come per altre proteste simili, il comitato di quartiere si lamentava della vicinanza dell’antenna alle abitazioni e plessi scolastici (asilo nido e scuola media), oltre alla mancata informazione su questa nuova struttura (su cui in realtà l’azienda non ha nessun obbligo, come tutti gli altri gestori, se non fare regolare richiesta).

I timori, come è sempre avvenuto in tutti i casi in cui son state segnalate situazioni simili, erano legati principalmente al rispetto dei limiti previsti dalla legge sulle emissioni elettromagnetiche, chiedendo quindi verifiche all’ARTA (l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente).

Antenna iliad Giulianova

Installazione antenna iliad Giulianova | © il Centro

A distanza di mesi, come riportato ieri dai quotidiani locali il Centro e La città, il comitato di quartiere di Giulianova è tornato a farsi sentire, dichiarandosi sempre preoccupato per la vicinanza delle antenne alle scuole (non solo quella iliad, ma anche un’altra installazione vicina e già esistente da tempo, di altri gestori), chiedendosi come mai non sia stata rispettata la sentenza del Tar che impediva l’adeguamento con conseguente potenziamento delle emissioni.

Per il comitato un buon risultato sarebbe già stato ottenuto attraverso l’ARTA che controllerà il rispetto dei parametri di legge ed i protocolli di competenza per la verifica della potenza delle emissioni elettromagnetiche erogate dall’installazione realizzata da iliad sul territorio, auspicando che le antenne vengano dislocate in luoghi lontani dalle scuole.

Sarà in ogni caso l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente a verificare se le due installazioni segnalate a Gulianova rispettano o meno i limiti previsti dalla legge (6 Volt/metro nelle 24 ore).

Cosa succederà nei prossimi anni, quando per il 5G saranno richieste nuove installazioni e ancora più numerose delle attuali?


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