Rete iliad: a fine 2018 oltre 1.500 siti già completamente equipaggiati (saranno 3.500 a fine 2019)
Nel report finanziario relativo al 2018, pubblicato oggi dal gruppo iliad, è possibile reperire anche importanti informazioni sulla copertura di rete del nuovo operatore mobile e i piani di sviluppo nel nostro paese.
A fine dicembre 2018 iliad Italia si è già assicurata 2.500 siti, di cui 1.500 già completamente equipaggiati, che diventeranno 3.500 a fine 2019 (secondo quanto comunicato dal gestore).
Come già precedentemente annunciato, iliad conta su una dorsale in fibra ottica di quasi 10.000 km. per interconnettere le principali città italiane con i due centri nevralgici di Milano e Roma.
A livello di gruppo, nel 2018 sono stati investiti oltre 1,8 miliardi di euro sulla rete, di cui più di 600 milioni di euro riguardanti le frequenze in Francia e Italia.
Nel nostro paese sono stati investiti sulla rete e sul MOCN (Multiple Operator Core Network) 261 milioni di euro, oltre ad un investimento di 342 milioni di euro sulle frequenze (relativi ai pagamenti dovuti a Wind Tre e alla prima scadenza dei pagamenti per le frequenze 5G).
Il gruppo si attende il raggiungimento del pareggio in termini di EBITDA con una quota di mercato nel mobile del 10%.
Gli altri dati sul gruppo iliad
iliad Italia: a fine 2018 più di 2.8 milioni di clienti e 125 milioni di fatturato.
Successo iliad Italia: il secondo miglior lancio in Europa in 20 anni dopo Free Mobile.
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Ho creduto in Iliad sin dall’inizio (06/18 30Giga). Sono soddisfatto al 95% (La perfezione assoluta non esiste) ! Quindi, quando “alcuni”si lamentano, sorrido (dimenticate TUTTE le fregature dei vari gestori ? ).
Si perfettamente d accordo,anche io cliente dal 06/2018.Peró a questo punto la fregatura l hanno data anche loro non offrendo un servizio con molte problematiche di rete.
Problematica mancata navigazione in 4g prontamente risolta a torre del greco(na)ora và a 2/3 Mbit/s.Speriamo che attivino la loro rete al più presto.
A parte tim che è stata la prima, tutti gli altri sono partiti alla stessa maniera, ovvero andando in roaming (e si pagava pure),perchè nessuno aveva una rete propria sufficiente e pur non essendoci molti utenti si tribolava parecchio. L’errore forse è stato fatto da chi ha “pompato” troppo l’arrivo di Iliad, ben prima che arrivasse, tant’è che se ricordate non doveva neppure chiamarsi Iliad. Io me lo ricordo: tutti aspettevamo che arrivasse, le date si susseguivano ma senza certezze, tant’è che i lamenti sono arrivati prima che si partisse, insomma ci si lamentava di un servizio che ancora non c’era…proprio perchè non c’era, ma era stato promesso. Il resto è storia recente, tra pecche di gioventù e boicottaggi più o meno velati.
Condivido in parte.Erano altri tempi i cellullari e le connessioni dati da cellulare erano quasi inesistenti.È vero che la tecnologia ha fatto grossi passi,ma le problematiche che ho lamentato e non solo io,sono la riprova che qualcosa non và sul roaming.Questo a mio parere doveva e poteva essere previsto da Iliad.TRE (esempio più calzante)è partita come dici tu in roaming ,ma nelle aree densamente popolate aveva una rete propria.
Hanno fatto un grosso sbaglio a partire senza una propria rete.In molte zone di citta medio grosse in certi orari è impossibile connettersi e la linea spesso cade.(zona Torre del Greco)
io ero stato tra i primi a credere in Iliad è l’ho dovuto abbandonare da qualche settimana perchè ero arci stufo della non rete Wind, a fine 2019 oppure ad inizio 2020 rivaluterò l’idea di ritornare da loro