Antitrust: Roma Capitale ostacola l’installazione di antenne iliad


E’ l’Antitrust, nel bollettino pubblicato oggi, a segnalare come iliad ha subito da parte di Roma Capitale diversi rifiuti riguardo l’installazione di antenne su territorio comunale, anche in casi in cui si è trattato di modifiche ad impianti già esistenti (ovvero in sostituzione di quelli ceduti da Wind Tre).

AntitrustL’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) riferisce come questi rifiuti rischiano di “compromettere la prestazione dei servizi di telecomunicazione ai consumatori e alle imprese, lo sviluppo delle reti di comunicazione elettronica degli operatori nuovi entranti e l’impiego di nuove tecnologie, quali le tecnologie mobili 5G” oltre a rappresentare “una violazione delle norme a tutela della concorrenza e del mercato”.

Alcune delle richieste per cui è arrivato un diniego da parte del Comune di Roma riguardavano installazioni in strutture condivise con altri operatori, senza la creazione o installazione di nuove torri e tralicci, in altri casi invece, il Comune (tramite il Dipartimento PAU o Municipio) non ha fornito siti alternativi per le installazioni o negato l’autorizzazione senza avere effettuato una misurazione della distanza dal sito sensibile (che possono essere ospedali, case di cura, asili nido etc., ovvero tutte quelle aree e strutture per cui è richiesta una esposizione minima alle onde elettromagnetiche).

Tutti questi rifiuti ostacolano iliad nell’adempimento degli obblighi di copertura previsti dal Ministero dello Sviluppo Economico e ha portato a ritardi nella costruzione della propria rete mobile nella Capitale.

L’Antitrust fa notare poi come il Comune di Roma non ha ancora adottato il “Piano territoriale della telefonia mobile“, che prevede una mappatura dei siti sensibili e tutti i punti in cui sia effettivamente possibile installare gli impianti di telecomunicazione (siti preferenziali e siti idonei all’installazione), causando una restrizione ingiustificata alla concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni mobili, perché da una parte si favoriscono gli operatori storici a cui non verranno applicati i limiti distanziali previsti dal Regolamento (quindi non dovranno spostare gli impianti già esistenti), dall’altra, i nuovi operatori non avranno gli strumenti necessari per definire un piano della rete che tenga conto dei limiti previsti dallo stesso Regolamento.

L’Autorità ha ritenuto quindi necessario che Roma Capitale predisponesse delle “azioni concrete al fine di rimuovere le restrizioni ingiustificate evidenziate in precedenza connesse agli atti e regolamenti, in contrasto con la richiamata normativa nazionale e comunitaria relativa all’installazione di impianti di telecomunicazione”.

Roma Capitale ha provveduto, in data 15 febbraio 2019, ad inviare le sue osservazioni “non rispondendo sul merito degli atti suddetti e ritenendo legittimo la Delibera dell’Assemblea Capitolina n. 26/2015 recante il ‘Regolamento per la localizzazione, l’installazione e la modifica degli impianti di telefonia mobile’.

Roma Capitale ha informato, inoltre, di voler dare il via ad un’azione di ricognizione delle aree idonee ad ospitare gli impianti di telecomunicazione” .

Preso atto della mancata adozione da parte di Roma Capitale di misure volte ad adeguarsi nell’ambito normativo citato, l’Antitrust ha disposto l’impugnazione davanti al TAR competente degli atti riguardanti il diniego all’installazione di impianti iliad a Roma.


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8 Risposte

  1. RedBull ha detto:

    Come al solito Roma fa schifo, nn che il resto d’Italia sia meglio. Ogni volta che qualcuno viene con una nuova, migliore idea viene ostacolato. Mai ricevuto chiamate con offerte, mai soldi in in piu…Iliad è la migliore, lo dice la gente e lo stato si oppone

  2. roberto ha detto:

    Io spero che si riesca a trovare una soluzione. Iliad sta cercando di ampliare propri servizi e propria rete e viene ostacolata in tt i modi. Assurdo. Sempre con Iliad, nn mollate ragazzi.

  3. Cristiano ha detto:

    Tra poco scade il mio contratto con tre, tra l’altro pago 1 euro per 4g anche se la navigazione è solo 3g. Appena scade Volo da Iliad. Le compagnie italiane appena possono ti fregano. Provato in diverse occasioni. Troppe. Str**** di 3 di Tim e di wodafone,

  4. Emiliano ha detto:

    Come se non avessero già abbastanza bastoni tra le ruota…

  5. Alessandro D'Arpini ha detto:

    “Ho visto cose che voi umani…”
    A dirla tutta, ho letto cose da far venire i capelli bianchi del tipo che con il 5G l’umanità scomparirà dalla faccia della terra ed anche che il 5G sarà l’alba di un cambiamento epocale, ancor più dell’avvento del World Wide Web.
    Personalmente, visti i benefici, mi schiero con coloro che hanno consapevolezza dei benefici del 5G.
    Terrapiattisti, Cassandre e tutti coloro che non hanno ricevuto correttamente il messaggio, possono tranquillamente adottare i segnali di fumo per la comunicazione a distanza oppure la telepatia. Però non ci vengano a raccontare di democrazia diretta attraverso la Rete etc etc etc.
    Facessero pace col cervello.

  6. dario rossini ha detto:

    iliad deve usare le maniere dure e mettere avvocati, denunciare il comune di roma per abuso di ufficio e favoreggiamento alla concorrenza, ci sono mazzete in giro

  7. LEO ha detto:

    Ma quanti Comuni Italiani stanno rifiutando ILIAD!? Mi sa che ILIAD si é creata molte antipatie nella concorrenza che influenzano la burocrazia territoriale. ILIAD devi andare di pugno con avvocati e cause per tutelare la vostra società, altrimenti WIND3, Vodafone e TIM vi cannibalizzeranno.

  8. Pino ha detto:

    La Raggi fa più danni della grandine ormai è arcinoto…