Relazione annuale AGCOM: nel 2018 grazie all’Effetto iliad, spesa su rete mobile in calo del 6,4%
L’AGCOM ha presentato oggi la sua relazione annuale, con diversi dati interessanti per quanto riguarda i servizi telefonici. Stando ai dati pubblicati, la spesa di famiglie e imprese in servizi di telecomunicazioni è calata del 2,9% nel 2018.
Ma la diminuzione più consistente si è registrata su rete mobile (ben -6,4%), un risultato che secondo l’Autorità Garante per le Comunicazioni è “in parte determinato dall’entrata sul mercato mobile di Iliad“, che nonostante lo 0,8% dei ricavi del mercato mobile ha generato “una ulteriore pressione concorrenziale sui prezzi retail e conseguentemente sui ricavi complessivi degli operatori di telefonia mobile”.
L’Effetto iliad si è visto anche negli introti relativi alla componente dati, in calo del 7,8% a causa (in buona parte) della “pressione sui prezzi esercitata dalla diffusione dei servizi forniti dal nuovo operatore Iliad“, spiega AGCOM.
Brutte notizie invece per la rete fissa, dove il numero di provider è nettamente inferiore, così come la concorrenza, tanto che nel 2018 si è registrato un aumento dei prezzi dell’1%.
Dalla relazione emerge anche che le risorse del settore tlc, rete fissa e mobile, si riducono del 2%, raggiungendo un giro d’affari di 31,6 miliardi di euro, dopo la ripresa del 2016-2017. Gli investimenti in infrastrutture invece crescono del 17%, con un aumento di 8,4 miliardi di euro, a seguito dei processi di infrastrutturazione nella rete fissa e per l’avvio della rete mobile 5G.
In ambito rete mobile, i volumi dei servizi voce hanno registrato nel 2018 una crescita del 2,1%, mentre continua il trend negativo per l’invio di SMS, in ulteriore calo del 27% (circa 12 miliardi di SMS, con volumi inferiori di quasi il 90% rispetto ai massimi raggiunti nel 2012).
Come prevedibile, continua invece la crescita del traffico dati, con volumi che hanno raggiunto i 1.700 Petabyte, con una crescita annuale del 50%. Nel 2018, il consumo medio mensile di dati da rete mobile è stato pari a 4,27 Gigabyte.
Ancora una ulteriore conferma, se fosse necessaria, di quanto l’Effetto iliad c’è stato ed ha permesso ai consumatori italiani di risparmiare sulla spesa per chiamate, messaggi e traffico dati. Ne sanno qualcosa gli utenti di rete fissa che, nell’ultimo anno, hanno visto un aumento dei prezzi, in attesa dell’annunciato sbarco di iliad anche in questo segmento (previsto entro il 2024).
A questo link è possibile consultare la relazione annuale presentata oggi dall’AGCOM.
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Il quasi raddoppio del traffico dati da un anno all’altro, la dice lunga sul come venga utilizzato oggi un telefonino, nome obsoleto ormai visto che va chiamato smartphone. Molti della vecchia guardia lo concepiscono per telefonare, e il crollo degli sms spiega che oggi a tutti gli effetti, una buona fetta della Nazione lo utilizzi come hotspot, per fare cose basic con tablet e pc in casa propria.
Lascia stupefatti sapere che Iliad raggiunga lo 0,8% dei ricavi. Capisco il periodo di investimenti, ma qualunque startup ha nel proprio businesplan un minimo di ossigeno nei ricavi.
Che poi Agicom sia “pilotata” lo sappiamo da una vita, ogni relazione annuale va presa con le pinze, anche se nulla toglie a Iliad di aver avuto il merito di indurre i competitor a scendere al livello delle sue tariffe