Comune di Bologna e TAR dicono NO alle antenne 5G di iliad


Quando si parla di copertura di rete di un gestore, si parla inevitabilmente di antenne, quelle che non sempre ricevono un nulla osta per l’installazione da parte di molti enti locali.

Oggi segnaliamo l’ennesimo caso che riguarda iliad e arriva da una delle principali città italiane: Bologna.

5G iliad

Questi i fatti, come riportati oggi sia dall’edizione locale del Corriere della Sera che de Il Resto del Carlino: il Comune di Bologna aveva rifiutato una richiesta da parte di iliad per riconfigurare alcune antenne di telefonia in chiave 5G.

Al rifiuto del Comune, l’operatore di telefonia mobile, attivo in Italia da circa un anno e mezzo, aveva fatto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (il TAR), chiedendo l’annullamento del provvedimento con cui era stata rifiutata la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presentata lo scorso 30 maggio per la realizzazione di un impianto di telefonia mobile in via del Genio (sui Colli Bolognesi).

Ma il Tribunale ha deciso di dare ragione all’amministrazione. Siamo andati a recuperare l’ordinanza del TAR di Bologna, che riportiamo qui di seguito:

[..] Rilevato che parte ricorrente ha impugnato, chiedendone la sospensione cautelare, il provvedimento P.G. n. 295097/2019, trasmesso a mezzo p.e.c. il 25 giugno 2019, con il quale il Comune di Bologna – Area Economia e Lavoro – U.I. Attività Produttive e Commercio – U.O. Procedimenti ambientali, ha disposto l’inefficacia della Segnalazione Certificata di Inizio Attività presentata da Iliad Italia il 30 maggio 2019 ai sensi dell’art. 87 bis del d.lgs. n. 259/2003 per la realizzazione di un impianto di telefonia mobile in via del Genio, nonché il provvedimento P.G. n. 362478/2019 trasmesso a mezzo p.e.c. l’8 agosto 2019, con il quale il Comune di Bologna ha respinto l’istanza di annullamento in autotutela del provvedimento sopra indicato;

ritenuta l’insussistenza dei presupposti per l’accoglimento della domanda cautelare, apparendo prima facie legittima la decisione adottata dal Comune, alla luce delle puntuali argomentazioni difensive articolate dall’Ente in giudizio e tenuto anche conto della circostanza di fatto consistente nella data di disponibilità del diritto d’uso della frequenza 700 MHZ in favore della ricorrente (dal 1° luglio 2022), che appare incompatibile rispetto al termine ultimo di 12 mesi per l’eventuale realizzazione dei lavori; quanto al periculum in mora, nel bilanciamento degli interessi proprio di questa fase, deve ritenersi prevalente l’interesse pubblico sotteso ai provvedimenti contestati rispetto a quello di parte ricorrente, considerato altresì che dalla mera sospensione dell’atto impugnato, non deriverebbe comunque l’automatica possibilità per la ricorrente di realizzare l’attività segnalata;

ritenuto che le spese di questa fase debbano seguire la soccombenza, liquidate come in dispositivo;

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia Romagna (Sezione Seconda):

– respinge la domanda cautelare;

– condanna parte ricorrente alla rifusione delle spese di lite di questa fase, liquidate in € 2.000,00 oltre accessori di legge in favore della controparte costituita.

La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Bologna nella camera di consiglio del giorno 30 ottobre 2019 [..]

A Bologna iliad aveva inviato richiesta di riconfigurazione di alcune antenne per il 5G su frequenza 700 MHz (la cui disponibilità d’uso partirà dal 1° luglio 2022), quindi non si trattava di installare nuovi impianti, ma semplicemente iniziare i lavori di riconversione di quelli già presenti.


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11 Risposte

  1. Fabio ha detto:

    Aver negato l’autorizzazione a Iliad non ha obiettivamente senso quando gli altri operatori invece già ne beneficiano. Questo appare scorretto commercialmente ed intellettualmente, anche perché in concomitanza non viene proposta una soluzione alternativa. È anche imbarazzante che il TAR si sia pronunciato così parzialmente. E a ben considerare l’aspetto ‘inquinamento’ vorrei soltanto ricordare a questi Amministratori che hanno approvato quello sciagurato ampliamento del tratto autostradale e della tangenziale di Bologna che incrementeranno ulteriormente l’inquinamento atmosferico della città quando avrebbero potuto più che dimezzarlo con una ‘bretella’ esterna senza peraltro complicare la vita a tutti con lavori che dureranno 4 – 5 anni. Meditate gente, meditate.

  2. Eros ha detto:

    A quanto si sa, lo stesso problema ce l’hanno pure gli altri gestori. Non essendoci prove certe si fa prevenzione. Non vedo dove sia il problema a questa notizia. Non ne gioisce nessun gestore

    • gian ha detto:

      Eros, ti è sfuggito il fatto che a Bologna il 5g è già attivo dal 5 giugno con Vodafone e Tim ha annunciato che da parte sua lo farà entro la fine di questo anno. Parli di prevenzione…ma di cosa ? I lavori bloccati a Iliad riguardano la modifica di un impianto già esistente, per fare in modo che sia pronto quando partirà l’uso delle frequenze a 700 MHz, che non sono una novità, ma sono attualmente in uso per le trasmissioni televisive, pertanto fin quando non verranno dismesse (2022) nessun operatore telefonico le potrà usare.

  3. marco ha detto:

    Incredibile. Si teme il 5G per la salute, il che è indubbiamente legittimo, ma tanto è storia vecchissima. non si hanno a tuttora dati certi, come ripetono a palla ormai tutti gli addetti ai lavori. io invecemi mi preoccuperei molto di più di chi mi fuma vicino ad aria aperta, perchè il fumo passivo è micidiale e lo vieterei anche nei parchi e aree pubbliche, altro che antenne telefoniche, anche perchè per essere dannose dovrebbero essere ionizzanti, e le antenne per i telefonini non sono ionizzanti. ci mancherebbe altro… basta la parola…certe cose si sanno….. ??

  4. Gian ha detto:

    Povera iliad? Poveri noi che questi operatori nei prossimi anni installeranno migliaia di antenne in ogni dove per cosa? Viaggiare su internet poco più veloci o connettere la tazza del wc o la fantomatica guida autonoma? Ma sì, aumentiamo la percentuale di tumori, che tanto già ce ne sono pochi. Fatevi un giro su YouTube di gente che testa le frequenze in grandi città già piene come LA o Sidney.

  5. gian ha detto:

    Tim prevede di coprire con il 5g Bologna entro la fine di questo anno, mentre Vodafone lo ha attivato dal 5 giugno. Le frequenze ovviamente non sono quelle a 700 MHz, che non sono ancora libere e proprio questo dà molto da pensare ; quale interesse pubblico si intende tutelare, visto che non si tratta di un nuovo impianto, ma di una conversione di quello già esistente, che una volta terminato non potrà comunque entrare in funzione prima del 2022 ? Che danno possono arrecare semplicemente preparandosi ad essere subito pronti quando sarà il momento ? Alla fine è proprio vero che per i “nemici” la legge si applica e per gli “amici” si interpreta.

  6. Davide ha detto:

    Siamo propio in Italia, veramente assurdo! Lo stato ha venduto a peso d’oro le frequenze 5G e ora non si permette l’istallazione. Roba da matti povera iliad tieni duro quanti bastoni tra le ruote in questo paese ..