Rete iliad, tra intoppi e rallentamenti, come a Civitanova Marche (MC) e a Pavia


Se la rete iliad continua a crescere e oggi conta oltre 1.260 impianti attivi, su 3.100 già equipaggiati (al 30 settembre 2019), non è sempre tutto rose e fiori.

Sì perché se da un lato il nuovo operatore sta davvero procedendo a pieno ritmo nell’installazione e attivazione di impianti in tutta Italia, dall’altro strutture già costruite o in costruzione, vengono spesso bloccate dalle autorità locali per i motivi più disparati o magari dopo delle contestazioni da parte dei cittadini.

iliad a Civitanova Marche

Situazioni non sempre facili da gestire e dove spesso si deve scendere a compromessi, come è accaduto ad esempio negli ultimi giorni a Civitanova Marche (MC) dove, stando a quanto riporta l’edizione locale de Il Resto del Carlino, iliad ha ricevuto l’ok dalla giunta comunale per due nuovi “tralicci” in città – in cui c’è già un primo impianto attivo (qui la mappa aggiornata) – in tecnologia 4G (niente 5G per il momento).

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Due aree concesse dal Comune di Civitanova per cui iliad pagherà un affitto annuo di 20.000 euro (10mila per ogni impianto), ma la società aveva fatto inizialmente richiesta per poter disporre di quattro aree (quindi 4 diversi impianti) in diverse zone, ma in entrambi i casi è stata negata l’autorizzazione perché i lavori di installazione dei due tralicci avrebbero interferito con le rete della fognatura di raccolta delle acque piovane.

iliad a Pavia

Spostandoci più a nord, a Pavia, cittadina di oltre 70.000 abitanti e dove iliad al momento non ha nessun impianto attivo, in un articolo del quotidiano la Provincia Pavese, si parla di alcuni impianti già installati dal gestore (su circa 75 presenti in città tra tutti gli operatori mobili) e di uno, in particolare, la cui richiesta è stata inoltrata al Comune a fine ottobre e il cui iter di approvazione arriverà fino a maggio del 2020.

Nuovo impianto iliad Pavia

Il tutto per dare tempo di pronunciarsi al Comune, l’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente), Soprintendenza e Commissione paesaggistica (sempre del Comune di Pavia e che deve giudicare l’impatto di questo impianto sul panorama).

Insomma, appare già un miracolo che in iliad siano riusciti a procedere così speditamente, con oltre 150 impianti attivati nei soli primi 10 giorni di novembre (qui maggiori dettagli).


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9 Risposte

  1. LEO ha detto:

    REDAZIONE ho letto un articolo in cui si parlava del futuro di ILIAD nel mondo della fibra e della telefonia fissa in cui si affermava che ILIAD da sola non può entrare in questo contesto ma sarà obbligata a fare una scelta di appoggiarsi ad un altro operatore (spero che non avvenga mai) oppure che acquisti un azienda già nel settore e le più accreditate ad essere acquisite sarebbero Tiscali o FastWeb. Mi sapete dare più informazioni su quello che vuole fare ILIAD in merito? A mio modo di vedere ILIAD farebbe una buona mossa se acquisisse Linkem per approdare anche nelle zone dove la connessione fissa è assente (Fixed Wireless Access).

    • Redazione ha detto:

      Ciao Leo, per il momento sono solo semplici supposizioni e come tali vanno prese. Ti riportiamo le parole di Levi presenti in questo articolo > https://www.universofree.com/2019/11/13/benedetto-levi-ad-iliad-italia-soddisfatti-dei-risultati-nel-fisso-con-unofferta-semplice-e-trasparente/

      “Dopo aver speso 1,2 miliardi per le licenze 5G, iliad non ha intenzione di investire nello sviluppo di una rete proprietaria in fibra, nemmeno indirettamente in occasione di un possibile il matrimonio tra la Flash Fiber di Telecom e la Open Fiber di Cdp-Enel”

    • Gilberto ha detto:

      Linkem non é in vendita, Tiscali si appoggia su linee Tim su rete fissa, Fastweb di proprietá Svizzera, su rete fissa non opera con copertura totale Nazionale. Per cui nel 2024/25 Iliad come é andata in affitto con il run sharing con Wind/tre, qualche cosa mi dice che andrá ad affittare la linea fissa da qualche parte.

      • Mike ha detto:

        Ma ovviamente farà accordi con Open Fiber. Non hanno mai negato di aver avuto già dei “contatti” in passato.
        È la soluzione migliore dato che OF non è un operatore e affitta la fibra in modo incondizionato a terzi (contrariamente a TIM che essendo proprietaria della linea può fare preferenze e/o sabotare la linea per causare problemi ai concorrenti), almeno fino a quando TIM e OF non si fonderanno ?

  2. Adriano Conti ha detto:

    Tutte queste antenne fanno male alla salute già bastavano gli operatori che ci sono più quelli virtuali si sta verificando inquinamento magnetico

    • Redazione ha detto:

      Quelli virtuali si chiamano così perché non hanno loro antenne, quindi non hanno nulla a che fare con l’inquinamento magnetico, oltre al fatto che per fortuna in Italia per legge i valori delle emissioni dei ripetitori sono molto bassi ed è più dannoso per la salute di una persona tenere uno smartphone in tasca o all’orecchio che stare vicini ad un ripetitore. 😉

    • Mike ha detto:

      Quelli virtuali si chiamano virtuali proprio perché non hanno una rete loro. E comunque nella maggior parte dei casi dove iliad sta installando antenne, qualche mese fa, la Tre ha spento le sue, fondendo la rete con Wind. Perciò l’inquinamento elettromagnetico, che in realtà è causato molto di più da altri dipositivi, (es. Wifi di casa) lo si può considerare uguale a prima. Anzi più antenne ci sono in una zona, più i cellulari prendono meglio ed emettono meno onde elettromagnetiche perché il problema sono le antenne dei cellulari non i ripetitori.

  3. Diego Colombo ha detto:

    Basta fare i piagnoni ogni gestore ha avuto i suoi problemi con le antenne!!

  4. Mike ha detto:

    Non è tanto un miracolo dato che stanno accendendo antenne già installate da tempo. Certamente non si può negare l’ostruzionismo che iliad sta affrontando ma ne avrebbe molte altre già installate ed equipaggiate da accendere.