iliad Italia: nel 2020 arriva anche la Banda 2100 MHz. Free Mobile: in Francia asta 5G e ultimo anno di Roaming 3G con Orange


Per il Gruppo Iliad questo 2020 si prospetta ancora ricco di novità e soprattutto di investimenti. Vogliamo concentrarci proprio su quest’ultimi ed in particolare sulla copertura di rete, sia in Italia che in Francia.

Rete iliad Italia

Partiamo da iliad Italia, dove il 2019 si è chiuso con 2.057 impianti 4G attivi su territorio nazionale, mentre questo 2020 vedrà lo sviluppo della rete utilizzando anche la banda 2100 MHz (B1), fino ad ora relegata solo a pochi impianti (microcelle) presenti all’interno di alcune tratte delle linee della Metropolitana di Milano.

Impianti iliad Banda 1

Localizzazione primi impianti iliad Banda 1 (2100 MHz)

Dai dati in nostro possesso, Wind Tre ha finito di liberare gli ultimi 5 MHz in banda 2100 a fine dicembre 2019 (29/30 e 31 dicembre), dandone quindi piena disponibilità (come previsto dagli accordi tra le due società) ad iliad Italia.

Ricordiamo che Wind Tre ha dovuto cedere, in base agli accordi con la Commissione Europea, un portafoglio di frequenze da 35 MHz, di cui 5 MHz in banda 900, 10 MHz in banda 1800, 10 MHz in banda 2100 e 10 MHz in banda 2600.

Questo significa che con gli ultimi 5 MHz appena ottenuti, da questo 2020 iliad ha finalmente preso possesso dell’intero portafoglio di frequenze ceduto da Wind Tre.

In base agli obblighi imposti dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), ora iliad dovrà coprire con questa banda (2100 MHz) o con i 900 MHz, i capoluoghi di regione entro il 1° luglio 2022 e i capoluoghi di provincia entro il 1° gennaio 2025.

Oltre a coprire con la banda 2600 MHz il 40% della popolazione 48 mesi dopo la messa a disposizione (o fine giugno 2021).

Consulta la mappa aggiornata con gli impianti iliad attivi

Per quanto riguarda invece il 5G, stando alla decisione n. 231/18/CONS dell’AGCOM, questi gli obblighi di copertura degli operatori mobili italiani e di iliad Italia:

  • essere in grado di dispiegare la propria rete e utilizzare le frequenze 3600 MHz assegnate entro 2 anni dalla loro disponibilità;
  • coprire in banda 3600 MHZ il 5% della popolazione in ciascuna regione italiana entro 48 mesi dall’attribuzione dei diritti d’uso;
  • coprire in banda 700 MHz l’80% della popolazione in ciascuna regione italiana 36 mesi dopo la messa a disposizione di queste frequenze (al più tardi entro giugno 2022) e il 99,4% a 54 mesi dalla loro disponibilità;
  • coprire in banda 700 MHz le principali direttrici di trasporto (porti, aeroporti etc.) entro 42 mesi e le principali aree turistiche entro 66 mesi dalla loro identificazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.

Free Mobile (Francia)

Se in Italia la rete proprietaria iliad ha fatto i primi passi in questo 2019, in Francia il 4G di Free Mobile in poco meno di 8 anni ha raggiunto il 95% della popolazione e in questo 2020 si prepara a dare l’addio al roaming 3G su rete Orange.

Gli accordi tra i due operatori, su indicazioni dell’Authority francese delle tlc, prevedono che a fine 2020 il roaming 3G su rete Orange venga disattivato e, per tutto l’anno, i clienti Free Mobile potranno continuare ad utilizzarlo, ma ad una velocità ridotta di soli 384 Kbps.

Mentre in Italia l’accordo con Wind Tre è decisamente più vantaggioso e permette l’utilizzo sia del 4G  che, in futuro, del 5G, in Francia dal 2016 vengono applicati dei limiti sempre più stringenti (5 Mbps, poi passati a 1 Mbps, scendendo di anno in anno fino agli attuali 384 Kbps in download).

Anche se attualmente meno del 10% dei clienti Free Mobile utilizza il roaming su rete Orange (senza costi aggiuntivi), sicuramente queste limitazioni rendono l’utilizzo poco conveniente e ricorda un po’ quello che accadeva ai clienti 3 quando finivano in roaming GPRS su rete TIM.

Asta 5G in Francia

L’ARCEP (l’Autorità francese di regolamentazione delle telecomunicazioni) ha annunciato l’apertura delle domande per l’assegnazione delle frequenze 5G (banda 3.4 e 3.8 GHz), con Orange, Free Mobile, SFR e Bouygues Telecom invitati a presentare la loro domanda entro il 25 febbraio 2020 alle ore 12:00.

L’ARCEP prevede di condurre la procedura di assegnazione e rilasciare le autorizzazioni per l’uso delle frequenze ai vincitori dell’asta nella prima metà del 2020.

Il Governo francese ha fissato la base d’asta per le frequenze 3.4-3.8 Ghz a 2,17 miliardi di euro e il meccanismo sarà molto semplice. Ci sarà una fase iniziale in cui ad ogni operatore mobile verrà data la possibilità di acquisire 50 MHz di spettro per 350 milioni di euro ciascuno.

Dando per scontato che ogni gestore si prenderà questa porzione di spettro senza pensarci troppo, scatta poi l’asta vera e propria, in cui si sfideranno a suon di milioni di euro per aggiudicarsi i restanti 110 MHz, divisi in 11 blocchi da 10 MHz l’uno (con un limite di 100 MHz per operatore).

Ogni operatore che si aggiudicherà le frequenze 5G deve stare poi a degli obblighi di copertura molto chiari, tra cui:

  • entro la fine del 2020 dovranno essere coperte almeno due città francesi,
  • almeno 3.000 siti 5G installati nel 2022;
  • almeno 8.000 siti 5G installati nel 2024 (di cui il 25% in aree poco densamente abitate);
  • almeno 10.500 siti 5G installati nel 2025 (di cui il 25% in aree poco densamente abitate);
  • dal 2022 almeno il 75% dei siti dovrà fornire velocità non inferiori ai 240 Mbps (obbligo esteso a tutti i siti entro il 2030);
  • obbligo di copertura delle tratte autostradali entro il 2025 e delle altre strade principali entro il 2027, con velocità di almeno 100 Mbps a livello di singolo sito.

Come già noto, il Gruppo Iliad ha scelto Nokia come partner per lo sviluppo del 5G in Francia e in Italia con Free Mobile e iliad a partire da questo 2020.

Investimenti futuri

Con l’afflusso di ben 2 miliardi di euro derivati dalla vendita del 70% della società che gestisce le infrastrutture passive di telecomunicazioni mobili in Francia e la sua infrastruttura passiva di telecomunicazioni mobili in Italia, il Gruppo Iliad può ora accelerare nello sviluppo della sua rete in entrambe i paesi.


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5 Risposte

  1. Sebastien ha detto:

    Conosco Free perché ero abbonato con loro quando abitavo in Francia e posso dire
    Che sono i migliori e anche i più onesti. Grazie a loro sono calati i prezzi in Francia come in Italia…

  2. Alessio ha detto:

    Potrebbe essere anche l’anno buono questo, per l’attivazione del VoLTE da parte di Iliad?

  3. nuccio ha detto:

    a quando la rete fissa ?

    • Redazione ha detto:

      Entro il 2024, al momento non c’è una data ufficiale.

    • Giorgio ha detto:

      Gentile nuccio,
      secondo me oggigiorno parlare di rete fissa non ha più senso.
      Ci sono Router (non faccio nomi, ma si trovano a meno di 100 euro) che con una SIM inserita ti fanno da WIFI per tutta la casa, e con uscita RJ11 hai l’attacco per il telefono tipo fisso!
      L’ideale sarebbe un pacchetto dati tipo 100GB o al limite illimitato! Ma quello che conta è la diffusione della copertura…
      Per questo forza ILIAD con l’aumento della copertura nazionale e con la messa sul mercato di dispositivi consumer tipo i router che ho citato prima invece degli Iphone!