Discriminazione IBAN esteri: Antitrust ha avviato iter per nuove sanzioni a Wind Tre, Vodafone e TIM


L’Antitrust si prepara a infliggere nuove sanzioni fino a 5 milioni di euro a Wind Tre, Vodafone e TIM. E’ quanto si legge nel Bollettino numero 1 di questo 7 gennaio 2020, pubblicato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM).

Antitrust

Stando a quanto riportato, i tre gestori telefonici continuerebbero a non consentire alla clientela il pagamento di servizi tramite la domiciliazione bancaria su conti correnti accesi presso banche aventi sede in Paesi dell’Unione Europea diversi dall’Italia.

Con tre diversi provvedimenti del 10 aprile 2019, l’Antitrust aveva accertato come Wind Tre, Vodafone e TIM avevano violato il Regolamento UE n. 260/2012, che stabilisce i requisiti tecnici e commerciali per i bonifici e gli addebiti diretti in euro, vietando l’ulteriore continuazione della violazione.

Nonostante questo, a distanza di mesi i tre gestori hanno continuato a non rendere disponibile l’inserimento di un IBAN estero, così l’Antitrust rilevando la “reiterazione della condotta illecita” ha deciso di avviare l’iter per l’erogazione di sanzioni a tutti e tre i gestori. 

Entrando nello specifico, nei mesi successivi ai provvedimenti dell’Antitrust del 10 aprile 2019, Vodafone aveva comunicato di accettare il pagamento con addebito su IBAN estero, ma dai rilievi dell’Autorità, è emerso che questo avveniva “solo su piani di rete fissa e convergenti mobili”, con esclusione dei servizi mobili in abbonamento acquistati separatamente dalla linea fissa.

Wind Tre aveva comunicato di aver “concluso una complessa procedura di adeguamento dei sistemi che, a partire dal 31 marzo 2019, le avrebbe consentito di accettare addebiti ricorsivi su conti correnti esteri nel caso di offerte non abbinate a un prodotto o a prodotti di fascia medio bassa. Le modifiche ai sistemi avrebbero altresì comportato una revisione dei processi e sistemi informativi compreso il sito web ufficiale”.

Ma nei mesi successivi, segnalazioni pervenute all’Autorità hanno fatto emergere la mancata realizzazione da parte di Wind Tre di misure efficaci per consentire agli utenti di gestire autonomamente la domiciliazione delle proprie utenze su IBAN di banche estere dell’Unione Europea.

Situazione simile per TIM. Nonostante gli impegni presi, il gestore non ha mai fornito ai consumatori un sistema automatico di accettazione di IBAN esteri al fine di consentire a tutte le tipologie di clienti la possibilità di procedere in maniera autonoma e generalizzata alla domiciliazione delle proprie utenze di telefonia fissa e mobile.

Per questo motivo è stato avviato un procedimento con cui verrà valutata l’irrogazione di una multa che va da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 5 milioni di euro.

Entro trenta giorni dalla comunicazione del provvedimento, gli interessati possono far pervenire all’Autorità scritti difensivi e documenti, nonché chiedere di essere sentiti e il procedimento deve concludersi entro 120 giorni dalla data della sua comunicazione.

L’Antitrust lo scorso aprile aveva deliberato di erogare sanzioni per 800.000 euro rispettivamente a Vodafone e Wind Tre e accolto gli impegni presi da TIM, deliberando di chiudere il procedimento aperto nei suoi confronti senza irrogare alcuna sanzione. Come finirà stavolta?


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3 Risposte

  1. Andrea ha detto:

    Peccato che queste compagnie continuino ancora a comportarsi così al giorno d’oggi… Non so più cosa fare

  2. Francesco Catone (il censore) ha detto:

    L’antitrust irroga, non commina, sanzioni (e non multe). Tutte queste parole in un comune vocabolario possono essere riportate come sinonimi, ma giuridicamente hanno significati molto diversi.