Iliad impugna accordo tra Fastweb e Wind Tre su rete 5G condivisa per potenziali profili anticoncorrenziali
Iliad ha impugnato al Tar del Lazio i provvedimenti dell’AGCOM e del Ministero dello Sviluppo Economico riguardanti l’iter di autorizzazione dell’investimento congiunto tra Fastweb e Wind Tre per una più rapida realizzazione di una rete 5G condivisa.
E’ quanto ha riferito ieri sera l’agenzia Reuters, secondo cui il ricorso – citando una fonte legale – è stato presentato ai primi di dicembre e oggi il Tar ha fissato le prossime tappe del contenzioso.
Stando a quanto riportato, alla base del ricorso con cui iliad chiede l’annullamento dei provvedimenti fin qui adottati dall’AGCOM e dal MISE ci sarebbero potenziali profili anticoncorrenziali dell’accordo.
Ma se una prima udienza è prevista per il 12 febbraio, con cui verrà stabilito se autorizzare o meno iliad a consultare gli atti dell’accordo, bisognerà attendere il 7 ottobre perché si discuta nel merito.
L’accordo di investimento congiunto era stato annunciato nel giugno del 2019 (qui maggiori dettagli) e porterà alla rapida realizzazione di una rete 5G condivisa, che includerà celle macro e piccole Wind Tre e Fastweb, connesse attraverso la dark fiber di Fastweb, da dispiegare su scala nazionale con una copertura prevista del 90% della popolazione entro il 2026.
Stando a quanto avevano comunicato le due società, Wind Tre gestirà la rete 5G, mentre entrambi gli operatori rimarranno indipendenti nell’utilizzo commerciale e operativo dell’infrastruttura condivisa. Questo consentirà ai due partner di sviluppare la rete 5G più velocemente e contenendone i costi.
Nel quadro dell’accordo, Wind Tre fornirà a Fastweb servizi di roaming sulla rete di Wind Tre esistente (4G e tecnologie disponibili), consentendo così a Fastweb di estendere la propria copertura di rete mobile a livello nazionale, mentre Fastweb assicurerà a Wind Tre l’accesso wholesale alla rete FTTH e FTTC di Fastweb, aumentando la capacità di Wind Tre di garantire una connettività a banda ultralarga ai clienti di rete fissa di Wind Tre.
Fastweb e Wind Tre si sono costituite in giudizio chiedendo il rigetto del ricorso.
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Lo si sta’ facendo infatti:
Sulla rete fissa c’è OpenFiber che si sta’ occupando dell’ultimo miglio (per operatori strutturati come Vodafone, Infostrada, ect…) o privi di struttura adeguata da cui si possono totalmente appoggiare alla backbone OpenFiber (per operatori come Tiscali, ect…), ma abbiamo TIM che non ama affidarsi mai all’ultimo miglio e preferisce spendere ulteriori miliardi di euro in più per un FTTH doppia dove naviga solo lei o Fastweb in 29 città.
Sulla rete mobile Vodafone e TIM lo stanno facendo (e Iliad ha fatto ricorso).
WindTre lo sta’ facendo con Fastweb (e anche lì Iliad ha fatto ricorso).
Se Iliad continua a fare ricorso per ogni minima cosa, è normale che tutto continui a rallentare.
A me sembrava una buona idea la mutualizazione.. Magari lo facessero tutti, anche sulla fibra (in Francia, è un assurdità: c’è chi a 3 o 4 volte la fibra e chi 0 , uno spreco di risorse inutile; idem con le antenne cellulari, assurdo)