Il Comune di Asolo (TV) dice NO al 5G e ad una antenna iliad


Ancora intoppi per la rete iliad: con un’ordinanza del sindaco, il Comune di Asolo ha imposto l’immediata sospensione della sperimentazione o diffusione della tecnologia 5G su tutto il territorio comunale e lo stop ad iliad Italia S.p.A. ad eseguire l’installazione di un nuovo impianto (su infrastruttura esistente).

Divieto antenna rete mobile

E’ la prima volta che un provvedimento del genere viene preso in tutta la Provincia di Treviso. Il motivo? Stando a quanto comunicato con una apposita nota dal Comune di Asolo..

..in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea, prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l’industria e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la salute dell’uomo.

L’ordinanza diffida la società di telefonia mobile Iliad Italia S.p.A. ad eseguire l’installazione del nuovo impianto di via Fermi 14 ad Asolo, previsto su infrastruttura già esistente, e l’installazione di tecnologie 5G fino all’intervenuta emissione del parere sanitario sulla sicurezza delle esposizioni elettromagnetiche da parte dell’Istituto Superiore di sanità e dell’INAIL.

Dunque principalmente per motivi legati ai possibili effetti sulla salute della tecnologia 5G, le cui radiofrequenze – sempre secondo il Comune di Asolo – sono “inesplorate”, mancando “qualsiasi studio preliminare di valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema derivabile da una massiccia, multipla e cumulativa installazione di milioni di nuove antenne che andranno a sommarsi alle decine di migliaia di Stazioni Radio Base ancora operative per gli altri standard di comunicazione senza fili, oltre alle migliaia di ripetitori Wi-Fi attivi”.

La stessa nota del Comune elenca poi i risultati di alcuni studi scientifici sugli effetti dell’esposizione ai campi elettromagnetici, come quello del 2011 dell’International Agency for Research on Cancer (IARC), che classificava i campi elettromagnetici delle radiofrequenze come possibili cancerogeni per l’uomo o quello del 2018 del National Toxicology Program, dove era emersa una chiara evidenza nello sviluppo di tumori delle cellule nervose del cuore ai ratti maschi esposti ad alti livelli di radiazioni da radiofrequenza (come 2G e 3G).

E’ possibile leggere le due ordinanze pubblicate oggi sul sito del Comune di Asolo direttamente a questo link.


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