Rete iliad: a Verona una petizione contro tre antenne del gestore
Se la rete proprietaria iliad continua ad espandersi ad un buon ritmo (qui l’ultimo aggiornamento), non mancano situazioni in cui nuovi impianti dell’operatore vengono bloccati o rallentati da iniziative di enti locali o della cittadinanza (come avvenuto già in passato e segnalato su queste pagine).
Nello specifico, il caso che segnaliamo oggi è quello di Verona, o meglio della frazione di Quinzano, dove il Comune veneto sta cercando di convincere iliad a spostare tre antenne che a breve verranno installate a 30 metri dal giardino di una scuola materna e asilo nido appartenenti alla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne, l’insieme delle scuole cattoliche paritarie riconosciute dalla CEI).
Le pressioni perché il Comune riveda l’autorizzazione a questa installaziona iliad (già concessa e in vigore) arriva non a caso dal presidente delle scuole materne d’ispirazione cattolica insieme ai dirigenti dell’istituto, preoccupati che molti genitori potrebbero scegliere altre strutture dove mandare i loro bambini e per quelli attualmente in carico.
Secondo quanto riporta oggi il Corriere di Verona, l’assessore all’Ambiente del Comune ha spiegato che il Codice delle Comunicazioni non prevede alcun obbligo di distanze minime, mentre solo il regolamento del Comune di Verona impone una distanza minima di 20 metri dalle scuole.
Tra l’altro quella location risulta come la migliore alternativa rispetto ad altre proposte in precedenza e le antenne non puntano comunque sulla scuola. Sempre l’assessore ha poi fatto presente che quell’installazione, trovandosi in area pubblica, consente al Comune di effettuare controlli, cosa che non avverrebbe se iliad scegliesse di andare su di un’area privata.
Nel frattempo nella frazione di Quinzano sono state raccolte circa 700 firme e tutti i capigruppo dei partiti – a cui era stato fatto un appello dal presidente delle scuole materne d’ispirazione cattolica – si sono detti favorevoli nel tentare di convincere iliad a spostare l’antenna verso la zona del cimitero.
Situazioni simili si verificano periodicamente un po’ in tutta Italia, in alcuni casi si risolvono alla meglio, in altri no, ma ogni volta si allungano i tempi di installazione e attivazione di impianti iliad.
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Nuccio perche’ non specifichi dove hai riscontrato che non funziona in roaming ?
Hanno ragione a lamentarsi,le antenne degli altri gestori che insistono sul loro territorio da almeno venti anni non emettono nulla di nocivo per la salute,sono SOLO le ultime antenne installate che provocano malattie raccapriccianti.Ed il tutto condito con l’immancabile presenza dei soliti politicantelli da strapazzo che pur di avere un pò di visibilità sono disposti anche a dichiarare guerra alla pioggia.Che ignoranza da epoca Borbonica!
Non si vogliono le antenne… Ma ci si lamenta del segnale scarso…. Boh
Iliad all’estero non funziona
Se non sei capace non é colpa di nessuno!!
Allora venite a Mantova che abbiamo bisogno di antenne