Commissione UE autorizza controllo di INWIT da parte di TIM e Vodafone, a patto che..


L’attesa è terminata, la Commissione Europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, il progetto di acquisizione del controllo congiunto della newco delle torri INWIT da parte di TIM e Vodafone.

Nuova INWIT

Questo quanto comunicato nel tardo pomeriggio di oggi con l’approvazione che è però subordinata al pieno rispetto di un pacchetto di impegni offerto da TIM e Vodafone.

La Vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, Commissaria responsabile per la Concorrenza, ha dichiarato: “La rapida diffusione della tecnologia 5G in Italia andrà a beneficio dei consumatori e delle imprese italiane. Oggi approviamo la creazione di una joint venture tra due operatori di telefonia mobile che intendono mettere in comune le loro torri di trasmissione per raggiungere insieme questo obiettivo senza compromettere la concorrenza sul mercato al dettaglio e all’ingrosso”.

TIM e Vodafone sono entrambe attive nella fornitura di servizi di telecomunicazione mobile e fissa a consumatori e imprese in Italia. INWIT è una joint venture che aggregherà le torri di trasmissione di TIM e Vodafone ubicate in Italia e affitterà spazi su queste torri principalmente ai gestori delle telecomunicazioni.

L’indagine della Commissione sulla concentrazione

La Commissione ha rilevato che l’operazione proposta, come inizialmente notificata, avrebbe aggregato un grosso numero di torri sotto il controllo proprietario di TIM e Vodafone. La Commissione temeva che questa operazione avrebbe potuto:

  1. ridurre la concorrenza sul mercato dello spazio di locazione delle torri ai gestori delle telecomunicazioni nei comuni italiani con più di 35 000 abitanti, in particolare per i gestori di reti mobili e i gestori di accesso wireless;
  2. escludere dal mercato alcuni gestori delle telecomunicazioni, limitando il loro accesso allo spazio sulle torri di Telecom Italia e Vodafone nei comuni italiani con più di 35.000 abitanti. Ciò avrebbe riguardato gli operatori di reti mobili già operanti in Italia o intenzionati ad entrare nel mercato italiano in un prossimo futuro e che devono sviluppare la loro rete.

Misure corretive proposte

Per rispondere alle riserve espresse della Commissione in materia di concorrenza, TIM e Vodafone hanno assunto i seguenti impegni:

  1. INWIT metterà a disposizione, a condizioni ragionevoli e non discriminatorie e secondo un calendario specifico, spazio libero su 4.000 torri in comuni italiani con più di 35.000 abitanti, dove i concorrenti terzi potranno installare, gestire, mantenere e utilizzare le loro attrezzature per la fornitura di servizi di telecomunicazione wireless fissi e mobili, esistenti e futuri;
  2. INWIT pubblicizzerà adeguatamente le torri messe a disposizione;
  3. INWIT adotterà una procedura per rispondere tempestivamente alle richieste di accesso alle torri presentate da terzi e potrà rifiutare di fornire spazio unicamente per motivi tecnici, indicando per iscritto le ragioni del rifiuto;
  4. sarà istituito un meccanismo rapido di risoluzione delle controversie in cui un esperto indipendente si pronuncerà in caso di controversia riguardante l’accesso alle torri;
  5. INWIT, TIM e Vodafone non eserciteranno diritti di recesso anticipato per nessun contratto di hosting esistente e accordo quadro in vigore e offriranno la possibilità di prorogare questi contratti e accordi.

La Commissione ha concluso che l’operazione proposta, così come è stata modificata dagli impegni, non desta preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza. La decisione è subordinata al pieno rispetto degli impegni.

Condivisione delle reti

La creazione della joint venture fa parte di un’ampia serie di accordi di cooperazione con i quali TIM e Vodafone perseguono una rapida diffusione del 5G in Italia. TIM e Vodafone intendono estendere l’accordo esistente per condividere le componenti “passive” (piloni, torri, ecc.) delle loro reti in tutta Italia e le componenti “attive” (l’apparecchiatura per l’elaborazione del segnale) delle reti 2G, 4G e 5G al di fuori di tutti i comuni con più 100.000 abitanti e della maggior parte delle loro periferie densamente popolate.

I due operatori manterranno separate le rispettive assegnazioni dello spettro e le reti centrali e continueranno ad essere commercialmente indipendenti nel settore della telefonia mobile. Questi accordi di cooperazione non sono stati oggetto di riesame nell’ambito dell’indagine sulla concentrazione.

La rapida ed efficiente diffusione delle reti 5G, che garantisce la competitività dell’industria europea in una società sempre più digitalizzata, è una priorità fondamentale della Commissione. La condivisione delle reti è una pratica diffusa che può facilitare lo sviluppo delle reti di comunicazione elettronica riducendo i costi. Può essere un mezzo per una diffusione più rapida e meno costosa delle infrastrutture mobili e la Commissione sostiene in generale simili forme di cooperazione.

Allo stesso tempo, la condivisione delle reti comporta anche un coordinamento e uno scambio di informazioni capillare tra concorrenti, che in determinate circostanze può avere un impatto negativo sulla concorrenza. Affinché i clienti traggano vantaggi reali da questo aumento dell’efficienza, bisogna trovare un giusto equilibrio tra cooperazione e concorrenza nel rispetto delle norme antitrust dell’UE.

Dove si situi questo punto di equilibrio deve essere valutato caso per caso e dipende da diversi fattori interconnessi, tra cui la portata della condivisione, il contenuto degli accordi contrattuali e le specifiche circostanze del mercato.

Nel quadro dell’indagine preliminare della Commissione sulla condivisione delle reti, TIM e Vodafone hanno deciso di ridurre la condivisione della componente attiva, escludendo le città più densamente e altamente popolate e i centri di importanza economica che corrispondono a oltre il 30 % della popolazione italiana e a oltre il 33 % del traffico dati.

La Commissione accoglie con favore questa evoluzione che aumenta le aree (e la percentuale della popolazione italiana) in cui TIM e Vodafone continueranno a essere in concorrenza per quanto riguarda la qualità della rete, mantenendo al contempo i vantaggi legati alla condivisione della rete in altri centri urbani e nelle aree rurali.

Considerando che, con cinque operatori di rete mobile, i mercati delle telecomunicazioni in Italia sono meno concentrati di quelli di altri Stati membri e che le riserve riguardanti lo sviluppo della rete delle imprese entrate nel mercato di recente sono state risolte con la decisione di concentrazione odierna, le modifiche proposte appaiono a prima vista adeguate per ridurre le possibili preoccupazioni derivanti dagli accordi di condivisione della rete in Italia tra TIM e Vodafone. La Commissione continuerà a monitorare gli sviluppi in questa area.

Torri INWIT Vodafone TIM

Totale torri nuova INWIT

INWIT, oltre alle sue attuali torri di trasmissione, in seguito all’operazione possiederà e gestirà anche le torri attualmente di proprietà di Vodafone in Italia. Parliamo di circa 11.000 torri TIM/INWIT più altrettante di Vodafone (come da schema) che permetteranno loro di beneficiare, tra le altre cose, di una importate riduzione dei costi.


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