Rete proprietaria iliad: anche a marzo oltre 250 attivazioni, nonostante il Coronavirus
Nonostante l’attuale pandemia in corso, il mese di marzo si è chiuso con una ulteriore implementazione della rete proprietaria di iliad, che può contare su più di 2.750 impianti 4G attivi, oltre 750 da inizio anno, con una media di circa 250 attivazioni al mese (qui la mappa sempre aggiornata).
Con l’ultimo aggiornamento di ieri (2 aprile 2020), il numero è ulteriormente cresciuto a 2.786, di cui 2.367 sono quelli che operano anche in banda 2100 MHz.
Come ricordiamo sempre, si tratta di quei 10 MHz di frequenze in banda 1 che WINDTRE ha ceduto al 31 dicembre 2019 ad iliad (come previsto dagli accordi con la Commissione Europea) e nella disponibilità dell’operatore solo da inizio anno.
Come ricordato da Benedetto Levi lo scorso 27 marzo, nonostante l’epidemia di Coronavirus, iliad continuerà ad investire in Italia con obiettivi “ambiziosi” per il 2020. Queste le sue parole:
Nel 2019 abbiamo raggiunto traguardi molto importanti, con oltre 5 milioni di utenti in 18 mesi e un fatturato più che triplicato rispetto al 2018. Continuiamo ad avere obiettivi ambiziosi, con un target di circa 5.000 siti radio attivi entro la fine del 2020 e l’obiettivo di 10.000/12.000 siti installati entro la fine del 2024, puntando a raggiungere un equilibrio in termini di Ebitda con meno del 10% di quota di mercato.
In via precauzionale, proprio per il periodo particolare che stiamo vivendo, la previsione dei 6.000 siti attivi entro fine 2020 fatta da Thomas Reynaud (CEO del Gruppo Iliad) in una dichiarazione nel mese di febbraio, è stata rivista in un più realistico 5.000 siti attivi.
Stando all’attuale media mensile, la soglia dei 5.000 siti sembra facilmente raggiungibile, ma non è detto che come nel 2019, negli ultimi mesi dell’anno possa esserci una accelerazione.
Al momento, dopo aver iniziato a coprire anche una piccola parte della Calabria con i propri impianti nel mese di febbraio (in particolare la provincia di Cosenza), le uncihe Regioni attualmente scoperte rimangono Valle D’Aosta, Molise e Basilicata.
Ci auguriamo che questa emergenza da Covid-19 non rallenti ulteriormente i lavori di implementazione della rete iliad, che fino ad ora nonostante mille ostacoli (specialmente a livello locale) procede speditamente.
Ricordiamo che nel decreto Cura Italia è previsto che fino al 30 giugno 2020 le aziende che svolgono attività di fornitura di reti e servizi di comunicazioni elettroniche debbano attivarsi per intraprendere “ogni utile iniziativa atta a potenziare le infrastrutture e a garantire il funzionamento delle reti e l’operatività e continuità dei servizi”, comunicando ogni intervento all’AGCOM.
Inoltre devono assicurare “interventi di potenziamento e manutenzione della rete nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e dei protocolli di sicurezza anti-contagio”.
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Questi stanno viaggiando ad una velocità inaudita in tutto, sia come impianti sia come numeri di clienti.