AGCOM: consultazione pubblica per proroga diritti d’uso frequenze 900 MHz a Iliad e 2100 MHz a TIM e Vodafone fino al 2029


Con la delibera 149/20CONS oggi l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha avviato una consultazione pubblica “volta ad acquisire commenti, elementi di informazione e documentazione concernenti le richieste di proroga della durata dei diritti d’uso delle frequenze in banda 900 MHz di Iliad Italia S.p.A. e in banda 2100 MHz di TIM S.p.A. e Vodafone Italia S.p.A. e sulle connesse condizioni regolamentari, applicabili nella banda 2100 MHz anche agli altri operatori cui i diritti d’uso delle frequenze siano già stati prorogati”.

Questo dopo che Iliad Italia ha presentato al MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) istanza di proroga dei propri diritti d’uso delle frequenze in banda 900 MHz, la cui scadenza è fissata al 31 dicembre 2021.

Stessa cosa fatta da TIM e Vodafone, ma in questo caso per prorogare i propri diritti d’uso delle frequenze in banda 2100 MHz, le cui scadenze sono anche qui fissate al 31 dicembre 2021.

Nello specifico, stando a quanto riportato nell’Allegato B alla delibera, TIM e Vodafone richiedono la proroga al 31 dicembre 2029 dei provvedimenti autorizzativi, nonché della durata dei diritti d’uso delle frequenze assegnate nella banda 2100 MHz, così come Iliad Italia per la banda 900 MHz (sempre al 31 dicembre 2029).

AGCOM è favorevole a concedere ad Iliad Italia la proroga fino al 31 dicembre 2029 per la banda 900 MHz, alle stesse condizioni tecniche ed economiche (ovvero i contributi previsti ogni anno) con cui sono state prorogate le frequenze nella medesima banda agli altri operatori mobili che la utilizzano.

Per quanto riguarda Vodafone e TIM, anche qui l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ritiene che la proroga possa essere concessa per la banda 2100 MHz fino al 31 dicembre 2029 corrispondendo gli stessi contributi annuali previsti per gli altri operatori che utilizzano la stessa banda, ma con alcune condizioni aggiuntive:

  • fornitura con cadenza annuale al MISE e all’Autorità dei piani di utilizzo delle frequenze e copertura;
  • impegno al rispetto e all’adeguamento dei parametri tecnici delle norme comunitarie di armonizzazione e delle ulteriori norme di conformità degli apparati e immissione sul mercato, nonché alle eventuali misure di coesistenza che dovessero essere necessarie ai fini dello sviluppo delle nuove tecnologie 5G o della coesistenza tra diverse tecnologie, inclusa la canalizzazione della banda;
  • divieto di trading per un periodo di 42 mesi;
  • impegno a comunicare al MISE e all’Autorità un idoneo piano di transizione del 3G verso le nuove tecnologie 4G/5G, qualora desiderino assolvere con diverse tecnologie gli obblighi di copertura a 2100 MHz, che rimangono identici in termini di entità, con impegno ad attuare ogni necessario accorgimento a tutela di tutti gli utenti dotati di terminali solo UMTS e di predisporre un’adeguata campagna informativa su scala nazionale.

Gli operatori avranno 30 giorni dalla data di pubblicazione della delibera sul sito dell’AGCOM per inviare le comunicazioni di risposta alla consultazione pubblica, con le proprie osservazioni .


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Una risposta

  1. Gianmaria Gobbesso ha detto:

    intanto potenziae la coperura 4g ho notato che molte antenen sono state dismesse ( TIM) con risultati che la rete internet va in EDGE. Liberiamole frequenze 2G che sono obsolete e rimpiazzabili dalle nuove tecnologie.