Coronavirus: rallentano le nuove attivazioni della rete proprietaria iliad

Come prevedibile, dopo un marzo in cui iliad è riuscita a mantenere un buon tasso di attivazioni degli impianti 4G della sua rete proprietaria, in questo mese di aprile sta risentendo del lockdown per il Coronavirus, nonostante il decreto legge non preveda lo stop alla realizzazione di opere di pubblica utilità per le telecomunicazioni, i cui cantieri sono rimasti operativi (ma non è chiaro quale sia la situazione a livello di fornitori e di disponibilità di personale specializzato).

Copertura rete iliad al 21 aprile 2020

Attualmente sono 2.893 gli impianti 4G iliad attivi (erano 2.750 a fine marzo), di cui 2.448 operano anche in banda 2100 MHz (nelle disponibilità di iliad da gennaio), ormai quindi oltre l’80% del totale, raggiunto in meno di 4 mesi di lavori (qui è possibile consultare la mappa sempre aggiornata degli impianti attivi).

Rete iliad banda 2100 MHz al 21 aprile 2020

L’obiettivo, come confermato dal gruppo nell’ultima trimestrale e anche dallo stesso Benedetto Levi (AD di iliad Italia) è quello dei 5.000 siti attivi entro la fine di questo 2020, ma visti gli attuali numeri, sembra abbondantemente superabile.

Nelle ultime due settimane il maggior numero di attivazioni è stato registrato in Puglia, seguita da Veneto, Lombardia, Lazio e Campania. Rimangono totalmente scoperte invece le tre Regioni con il minor numero di abitanti, ovvero la Valle D’Aosta, il Molise e la Basilicata (dove viene sfruttata la rete WINDTRE).

Per fine mese le attivazioni dovrebbero aggirarsi intorno a quota 200, rispetto ad una media di 250 registrata nei primi tre mesi di quest’anno.

Dunque un calo legato al difficile contesto sanitario del momento, ma non uno stop totale, che fa ben sperare per i prossimi mesi, quando la situazione dovrebbe tornare ad una quasi normalità.