Benedetto Levi (AD iliad) al Senato: normativa snella e unica per le infrastrutture, tutela consumatori, 5G e fake news


Si sono tenute questa mattina le audizioni in Senato sul ddl n. 1721 (Legge di Delegazione Europea 2019), che hanno visto gli interventi dei rappresentanti di AGCOM, Vodafone, Open Fiber, WINDTRE, Fastweb, ASSIRM, CFWA, TIM e iliad (quest’ultima rappresentata dal suo AD Benedetto Levi).

Durante il suo intervento (il filmato integrale potete visionarlo a questo link al seguente minutaggio: 3:18:10) Levi ha innanzitutto presentato l’azienda di cui è Amministratore Delegato, dal successo raggiunto (oltre 5 milioni di utenti in meno di due anni) agli ingenti investimenti in atto, come i circa 3,4 miliardi di euro solo per lo sviluppo dell’infrastruttura di rete e per l’acquisto delle frequenze.

Conferenza stampa Benedetto Levi

Sempre sul fronte aziendale, Benedetto Levi ha anche fatto un resoconto sulle misure di tutela per i dipendenti in questo periodo di pandemia, in linea con le indicazioni del Governo:

Negli ultimi due mesi tutte le nostre funzioni sono state remotizzate, incluse quelle di call center e sono state attivate soluzioni di smart working ovunque possibile. Nel momento del picco di contagio abbiamo deciso di chiudere tutti i nostri store e ne approfitto per informarvi che con l’avvio della fase 2 stiamo cominciando a procedere alla riapertura dopo aver messo a punto una procedura molto dettagliata in linea con i requisiti sanitari anti contagio.

Abbiamo partecipato ad iniziative di solidarietà digitale, ampliando la disponibilità di Giga per l’offerta Voce e siamo venuti incontro a tutti i nostri piccoli e medi fornitori, in un momento particolarmente difficile, saldando immediatamente più di 2.000 fatture per un valore di alcune decine di milioni di euro che, in tempi normali, sarebbero state saldate in 60 giorni. Abbiamo voluto quindi immettere liquidità nella nostra filiera.

Infrastrutture di rete

Sul tema delle infrastrutture di rete l’amministratore di iliad Italia è stato molto chiaro, “c’è l’esigenza di una maggiore digitalizzazione del Paese e di semplificazione di pratiche e procedure che oggi rallentano lo sviluppo della rete“.

La Legge di Delegazione Europea deve essere trasposta nell’ordinamento nazionale e Levi si è voluto soffermare su alcuni punti chiave, come “le misure relative allo sviluppo delle infrastrutture, alla tutela del consumatore e alla gestione di asset di fondamentale importanza per il mercato mobile, ovvero le frequenze”.

Levi ha ricordato l’importanza per lo sviluppo delle infrastrutture di una “normativa unica, snella e dai tempi certi“.

Noi al contrario oggi incontriamo una difformità di tempistiche e requisiti tra diverse regioni e tra diverse città, che per un operatore nuovo entrante impegnato come lo siamo noi nello sviluppo della rete rappresenta un limite davvero invalidante.

Inoltre nella direttiva del nuovo Codice si fa riferimento ad un periodo di non più di sei mesi per la conclusione delle procedure. La normativa italiana fissa termini diversi – anche più brevi talvolta – a tal proposito riteniamo utile e importante che nella trasposizione del Codice vengano mantenute le procedure e i termini ridotti già indicati dalla normativa vigente e definendo una tempistica unitaria per tutte queste procedure, andando a razionalizzare proprio i numerosi sub procedimenti che oggi esistono, penso ad esempio al rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, che inserendosi all’interno del procedimento autorizzativo unico disciplinato dal codice oggi vigente, ne prolungano moltissimo le tempistiche.

Sarebbe quindi utile specificare questo aspetto anche nei criteri delega del Codice.

5G e fake news

Speriamo vi sia anche l’occasione per chiarire una volta per tutte il dibattito sul 5G e le emissioni elettromagnetiche, andando a confutare le fake news che sono sempre più numerose e che hanno dato spazio all’adozione di provvedimento locali ingiustificatamente restrittivi anche a fronte di parere favorevole delle autorità sanitarie locali e molti di questi casi riguardano città in cui sono in corso sperimentazioni 5G.

La stessa Commissione Europea si è espressa recentemente ad esprimersi su questo punto, anche a seguito dell’ultimo report della commissione internazionale sulle radiazioni non ionizzanti, confutando molte teorie complottiste, tra le quali l’esistenza di collegamenti di Covid-19 e 5G.

Soprattutto in questo momento è opportuno garantire l’applicazione di norme nazionali uniche, condivise, evitando così eccessive frammentazioni o l’adozione di provvedimenti locali che poi si traducono in ostacoli per gli operatori nella localizzazione dei loro impianti.

A tal proposito, nella trasposizione del Codice, è necessario evitare di mantenere norme che possano andare in contrasto con lo spirito del Codice stesso creare ulteriori incertezze.

Semplificazione

Nel Catasto delle antenne, includere anche la mappatura delle relative potenze emesse. E’ decisivo semplificare e garantire un maggiore coordinamento tra i soggetti che stanno integrando la loro infrastruttura, sia passiva che attiva, soprattutto in un contesto di mercato in cui gli operatori di comunicazione elettronica stanno sviluppando reti di nuova generazione sia fisse che mobili basate sul dispiegamento massivo della fibra ottica e dell’utilizzo della tecnologia 5G

Tutela consumatori

La tutela del consumatore è un tema a noi di iliad molto caro e crediamo che sarebbe innanzitutto opportuno specificare il riferimento al titolo terzo della direttiva, le cui disposizioni tra l’altro devono essere recepite alla lettera, per assicurare la maggiore armonizzazione tra stati membri, così come richiesto proprio dal Codice.

E’ importante che sia in questo momento particolare di maggiore richiesta di connettività sia per il dopo emergenza, vengano attuate regole chiare a tutela degli utenti con un riferimento specifico alla trasparenza delle offerte.

A tal proposito non possiamo che esprimere il nostro apprezzamento nei confronti di AGCOM che da tempo ha implementato regole che anticipano lo spirito del Codice, il quale introduce due nuovi strumenti molto importanti per l’utente: il primo è la predisposizione di un cosiddetto contract summary (Art. 102), che indichi tutte le caratteristiche dell’offerta e il secondo è una piattaforma di comparazione dell’offerta (Art. 103), che in realtà AGCOM aveva già introdotto con largo anticipo rispetto alle indicazioni europee.

Abbiamo l’opportunità di fare un ulteriore passo in avanti e migliorare completamente la trasparenza delle offerte disponibili sul mercato definendo un sistema di sorveglianza efficace, grazie proprio a questi due strumenti.

Sulla piattaforma di comparazione è importante che questa riesca davvero ad evidenziare tutte le caratteristiche delle offerte, non soltanto le principali e le più visibili. Inoltre nel recepimento del Codice bisogna trovare un coordinamento con quanto previsto attualmente anche dal codice del consumo e il disegno di legge di delegazione prevede l’adozione di un unico nuovo Codice. Per questo chiediamo una definizione chiara e dettagliata delle norme di riferimento per la tutela del consumatore.

Eventualmente anche esplicitandola nei criteri di delega al fine di evitare incertezze normative e duplicazione di oneri a carico delle aziende, ad esempio proprio nell’assolvimento degli obblighi informativi verso il cliente.

Frequenze

Concludo con una menzione relativa alla gestione delle frequenze, l’Articolo 48. Noi su questo punto riteniamo necessario che si proceda ad una trasposizione corretta e fedele di quanto previsto dalla direttiva.

Il nuovo codice europeo infatti prevede disposizioni atte a garantire adeguata concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni e al contempo la certezza dei tempi dell’assegnazione e nel rinnovo dei diritti, assicurando il principio che per noi è assolutamente fondamentale che è quello di non discriminazione, che deve essere un principio guida nella gestione delle frequenze, in quanto risorsa fondamentale per gli operatori e per definizione limitata.

Bisognerà naturalmente tenere conto di quanto realizzato anche con quelle già svolte, come l’asta delle frequenze 5G dell’ottobre 2018, e tenere conto anche dell’evolversi dell’attuale situazione emergenziale.

Gli altri operatori

Non sono mancati gli interventi dei rappresentanti degli altri operatori, tutti concentrati principalmente sui vincoli burocratici. Di questa idea TIM, che ha sottolineato come nel nostro paese ci siano “troppi vincoli burocratici” e che l’Italia ha dei “limiti elettromagnetici che sono di molte volte inferiori a quelli europei”.

Vodafone Italia ha invece richiesto un possibile differimento temporale di un anno degli obblighi di copertura previsti per il 5G e di un medesimo differimento di un anno dei termini per il versamento delle rate residue degli importi offerti nell’asta 5G.

Anche per WINDTRE il tema centrale è la troppa burocrazia, che rappresenta un ostacolo all’innovazione, insieme ai limiti sulle emissioni elettromagnetiche “che in Italia sono molto inferiori rispetto a quelli europei, già considerati cautelativi”. A questo, viene segnalato l’ostruzionismo da parte di molti Comuni (oltre 200) che vogliono impedire a “1,2 milioni di italiani di accedere alle reti ad alte prestazioni”.

Fastweb vorrebbe invece voucher che sostengano e permettano di accelerare la trasformazione digitale, in particolar modo verso medie e piccole imprese e per le famiglie con difficoltà.

Chiudiamo con Open Fiber, chiede una accelerazione nel passaggio da infrastrutture in rame alla fibra.

Per il presidente della società (controllata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti) Franco Bassanini, “la Commissione UE prevede che entro il 2025 debbano essere garantiti a tutti, famiglie e imprese, almeno 100 megabit, upgradabili ad almeno un Gigabit e quindi l’infrastruttura di rete deve essere in grado di portare almeno un Gigabit.

Si può discutere se questo obiettivo vada raggiunto subito o si debba porlo in prospettiva però va messo un obbligo di almeno 30 Megabit al secondo garantiti in tutte le situazioni e ore della giornata”.

Come evidenziato dall’audizione di Benedetto Levi al Senato, il nuovo codice europeo porta importanti novità sia nella tutela del consumatore sia sul fronte dello sviluppo della rete, dunque non resta che sperare che venga recepito totalmente e non venga stravolto.


Commenta questa e le altre notizie sui nostri profili Facebook, X (ex Twitter), BlueSky, Mastodon o nella Community dedicata agli utenti iliad (che conta oltre 20.000 iscritti).

Puoi seguire Universo Free anche su Google News, cliccando sulla stellina da app e mobile o alla voce “Segui“. Le notifiche in tempo reale con i nostri aggiornamenti e le ultime notizie, sono inoltre disponibili unendoti al nostro canale Telegram e al nostro nuovo canale WhatsApp.

Universo Free è anche una comoda Web App gratuita che puoi portare sempre con te, scaricala subito sul tuo smartphone. Per segnalarci novità, anteprime, nuove aperture di store iliad, scrivici direttamente da qui.