Salt (Xavier Niel) festeggia i primi 100.000 clienti dell’offerta in fibra ottica da 10 Gigabit al secondo


In un paese (la Svizzera), dove una connessione internet a casa può costare anche 130 franchi al mese, ha riscontrato un ottimo successo Salt Home, l’offerta in fibra ottica fino a 10 Gbps di Salt, l’operatore telefonico controllato da Xavier Niel (Gruppo Iliad) tramite la sua holding personale NJJ.

Comparativa Salt Home

Come comunicato questa mattina, l’offerta triple play Salt Home ha superato quota 100.000 clienti a due anni dal suo lancio e disponibile in 203 comuni svizzeri.

Salt Home ha un costo mensile di 39,95 franchi (circa 37 euro al cambio attuale) per chi ha un abbonamento mobile, altrimenti di 49,95 franchi (poco meno di 47 euro). Come specificato dall’operatore, non si tratta di un prezzo promozionale, ma fisso e senza scadenza.

Fattore non di poco conto se si pensa che Swisscom offre un pacchetto simile a ben 130 franchi al mese (quasi 122 euro) e UPC e Sunrise a poco meno.

Nel mese di giugno 2020, a soli due anni dal lancio, l’offerta a banda larga di SaltSalt Home“, raggiunge il traguardo dei 100.000 clienti e festeggia la sua presenza in 203 comuni, tra cui le principali città svizzere come Zurigo, Ginevra, Losanna, Basilea, Berna, Lucerna, San Gallo, Friburgo e Lugano.

Con Swiss Open Fiber – una partnership strategica con Sunrise per la creazione di una piattaforma FTTH leader nel settore dei servizi di connettività a banda larga ultraveloce, Salt Home moltiplicherà la sua portata e avrà accesso ad altri 1,5 milioni di famiglie in Svizzera.

Salt è fermamente convinta che la tecnologia in fibra ottica sia la tecnologia di punta quando si tratta di infrastrutture fisse. Con il suo prodotto all’avanguardia, Salt porta innovazione e prezzi imbattibili sul mercato svizzero della telefonia fissa, dando così un importante contributo a una sana concorrenza.

L’offerta triple play che comprende Internet, TV e telefonia fissa offre al consumatore un’esperienza completamente nuova grazie alle sue caratteristiche persuasive: tecnologia ultraveloce a 10 Gbit/s, incluso il set-top box Apple TV 4K, tre pacchetti di base Salt TV (Salt TV Français, Salt TV Deutsch e Salt TV Italiano, ognuno dei quali comprende 250 o più canali), diversi pacchetti Premium TV in collaborazione con Canal+ e Sky, 7 pacchetti TV internazionali, video-on-demand (Salt Video) e programmi per bambini – tutti disponibili tramite l’applicazione Salt TV.

Oltre alla Apple TV, l’apparecchiatura Salt Home include un modem Salt Fiber Box, e può essere completata da un telecomando progettato da Salt e un Wi-Fi Extender.

Un’offerta davvero completa con prestazioni al top (come certificato da nPerf per il 2019) con cui Salt distanzia (e di molto) tutti i suoi competitor, ad un prezzo imbattibile per il mercato svizzero.

Fonte: comunicato stampa


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8 Risposte

  1. Alessio ha detto:

    Il numero dei dispositivi che supportano le esim non è altissimo in valore assoluto, ma a vedere l’elenco a seguire non sono nemmeno così pochi.

    Apple iPhone XS / XS Max
    Apple iPhone XR
    Apple iPhone 11
    Apple iPhone 11 Pro / 11 Pro Max
    Apple iPhone SE 2000
    Google Pixel 3 / 3 XL
    Google Pixel 3a / 3a XL
    Google Pixel 4 / 4 XL
    Huawei P40 / P40 Pro
    Samsung Galaxy Fold
    Samsung Galaxy S20 / S20+ / S20 Ultra
    Samsung Galaxy Z Flip
    Motorola razr

    Apple Watch series 4 Cellular
    Apple Watch series 5 Cellular
    Samsung Galaxy Watch LTE

    e in Autunno tutti i nuovi IPhone 12

    Lasciando perdere un secondo gli SmartWatch che esistono anche in versione non LTE, di smartphone ce ne sono e la esim è compresa di default.
    Almeno riferendosi agli IPhone e ai Samsung S20 ne avranno venduti un botto.
    Non considero un istante gli operatori virtuali,
    TIM – ha le esim per Smartphone e per Samsung Galaxy Watch
    Vodafone – ha le esim per Apple Watch
    WindTre – ha le esim per Smartphone

    Beh, diciamo che non è una situazione idilliaca ma dimostra che se si vuole si può fare e sono convinto che il mercato sia pronto.
    Mia opinione, ma anche di molti altri leggendo in giro in rete su forum di settore.
    La considero una occasione persa.

    • Luca ha detto:

      Ahahahahahahaah… tutti telefoni da 1.000 e passa euro ahahahahahah. Saranno in tantissimi a volere la eSIM iliad certo! ahahahahahahahaahah. Ma dai su, la eSIM è giusto uno sfizio per pochi al momento, avrà senso quando tutti i produttori convertiranno i loro smartphone ad eSIM. Lo stesso iPhone ha SIM primaria fisica e se uno vuole usa la eSIM come secondaria. Stiamo parlando di quanti, qualche migliaio (forse) di italiani? Forse. Cerchiamo di essere realistici

  2. Alessio ha detto:

    Beati gli abitanti della Svizzera, loro hanno anche le esim, cosa che Iliad in Italia si ostina a non implementare. Detto questo io con la fibra di Wind su infrastruttura Open Fiber mi trovo benissimo, FTTH a 1Gbps/100Mps

    • Redazione ha detto:

      La lista degli operatori mobili che in Italia non implementano la eSIM è bello lungo… con pochissimi smartphone che ad oggi la supportano.

  3. Alessandro D'Arpini ha detto:

    Sono andato sul sito di Open Fiber Italia dove è possibile verificare la copertura. Sono coperto e mi viene proposto un ventaglio di Operatori tra cui scegliere.
    Alcuni dichiarano la velocità, molti altri no.
    Tra chi dichiara la velocità, trovo:
    1Gbps download /300Mbps upload.
    Un “filino” indietro rispetto alla Open Fiber svizzera.

    • Redazione ha detto:

      Da noi ci sono già stati dei test per connessioni fino a 10 Gigabit (simmetrici) a Milano, lo scorso anno, e gli apparati di Open Fiber (OLT – Optical Line Terminal) sono già abilitati per supportare questa velocità (così almeno aveva comunicato la società).

      Ma parliamoci chiaro, tutto bello, ma per un utente privato una connessione da 10 Gigabit rispetto ad una da 1 Gigabit cosa offre di più? Devi avere innanzitutto un pc o comunque un hardware che supporti tale velocità… ha sicuramente più senso per grandi aziende, enti pubblici (scuole…) etc.

      Tra l’altro tra i pochi servizi che potrebbero giustificarne un uso privato “legale” (ad es. backup in Cloud), sono vincolati dal fatto che sono rari quelli che hanno server che ti mettono a disposizione più di 1 Gigabit per singola utenza (sono servizi condivisi e dipende quindi da quanti lo utilizzano nello stesso momento), quindi anche qui non si noterebbero differenze.

      E bisogna vedere poi se i singoli operatori sono interessati a commercializzarla ai privati e a che prezzi. Probabilmente un passo avanti interessante nell’immediato sarebbe avere la 1 Gigabit simmetrico, anzi, ci correggiamo, avere zone d’Italia con una connessione decente 🙂

      • Alessandro D'Arpini ha detto:

        Grazie, come sempre, per le preziose informazioni. Personalmente, non “schiodo” dal rame almeno fino allo spuntare di ILIAD nel fisso.
        Buon lavoro, Redazione!