Fortunes de France 2020: Xavier Niel (Iliad) dodicesimo con un patrimonio stimato di 9 miliardi di euro

Per il venticinquesimo anno consecutivo, il settimanale economico Challenges stila la classifica dei 500 più grandi patrimoni professionali di Francia (un elenco che si basa sulle stime dei beni professionali, senza tenere conto delle proprietà personali come immobili, auto, opere d’arte etc).

Torna nella TOP 15 (da cui era uscito nel 2019) Xavier Niel , il fondatore del Gruppo Iliad e dell’operatore telefonico francese Free.

Nella sua classifica annuale, Challenges stima che Xavier Niel ha una fortuna di 9 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 5,9 miliardi del 2019, avvicinandosi ancora una volta alla Top 10, che ha lasciato nel 2018 (ora al dodicesimo).

L’elenco delle società fondate o controllate da Niel e che ne hanno fatto la sua fortuna è davvero lungo e in continuo aumento, non limitato al solo mondo delle telecomunicazioni.

C’è ovviamente il Gruppo Iliad (con Free in Francia e la filiale iliad Italia), ma ci sono anche diverse acquisizioni fatte con la sua holding personale, la NJJ, con cui controlla la maggioranza di Monaco Telecom (che a sua volta controlla epic Cipro e Vodafone Malta, acquisizione quest’ultima, confermata lo scorso aprile).

C’è poi Salt in Svizzera (ex Orange, di cui detiene la maggioranza sempre con la sua holding personale), Eir Telecom in Irlanda (controllata tramite il Gruppo Iliad e la sua holding personale), Tigo Senegal (poi diventato Free Senegal), rimanendo in ambito telecomunicazioni.

E’ presente nel mondo dei media e della carta stampata con il quotidiano Le Monde, L’OBS, fino ai più recenti Nice Matin, La Provence e France Antilles.

Con il suo fondo Kima ha investito in diverse società e start-up (come ad esempio il noto servizio di musica in streaming Deezer), c’è poi Mediawan, fondata nel 2016 da Xavier Niel, Pierre-Antoine Capton e Matthieu Pigasse con lo scopo di acquisire imprese nel settore dei media tradizionali, digitali e dell’entertainment su territorio europeo (che ha inglobato anche l’italiana Palomar).

Nella classifica stilata da Challenges, rimane però una conferma: al primo posto l’irraggiungibile Bernard Arnault (e la sua famiglia), proprietario del gruppo LVMH (che controlla marchi come Lous Vitton, Christian Dior, Sephora, Fendi, Givenchy, Bulgari e molti altri ancora) con una fortuna stimata in ben 100 miliardi di euro (in aumento rispetto agli 88,28 miliardi di euro stimati nel 2019).

Uomo d’affari che Xavier Niel conosce molto bene, visto che l’attuale compagna (da cui ha avuto nel 2012 anche una bambina) è Delphine Arnault, la sua primogenita.

Delphine Arnault, Xavier Niel (al centro) e Bernard Arnault

Ma se al primo posto nulla è cambiato, le successive posizioni hanno subito diversi cambiamenti, con un podio tutto in mano ad aziende del lusso.

Sale al secondo posto la famiglia Hermès, dell’omonima casa di moda, con  un patrimonio stimato di 55,5 miliardi di euro (contro i 43 miliardi di euro del 2019).

Perdono una posizione e scendono al terzo posto i proprietari di CHANEL, Alain Wertheimer e Gérard Wertheimer (con le rispettive famiglie), con una fortuna stimata di 53 miliardi di euro, ma comunque in crescita rispetto ai 50 miliardi nel 2019.

Al quarto posto troviamo l’ereditiera Françoise Bettencourt-Meyers che, con la sua famiglia, possiede la L’Oréal (patrimonio stimato in 51 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 45,8 miliardi del 2019).

Quinto posto per François Pinault e la sua famiglia, che controllano il gruppo Kering, società del lusso che ha in portafoglio marchi come Gucci,  Yves Saint-Laurent, Pomellato e Bottega Veneta. Il patrimonio stimato in questo caso è di 32 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 29 miliardi del 2019.

Prime posizioni occupate tutte da società legate al lusso, mentre per il settore telecomunicazioni, bisogna scendere al nono posto con Patrick Drahi (fondatore del Gruppo Altice, che controlla l’operatore francese SFR) e al dodicesimo posto con Xavier Niel (Gruppo Iliad).