Il 5G continua a far paura: a Marghera proteste e raccolta firme contro antenne iliad


Il 5G continua a far paura e in presenza di nuove installazioni di impianti di telefonia mobile (o a volte anche della sola apertura di nuovi cantieri), non mancano casi di proteste dei residenti.

L’ultimo che segnaliamo, in ordine di tempo, è quello che riguarda un rione di Marghera (nel comune di Venezia), dove a metà settembre, sul tetto di uno stabile, sono spuntate tre antenne per il 5G che hanno creato non pochi malumori.

Stando a quanto riferisce questa mattina il Gazzettino, si tratterebbe di antenne installate per conto di iliad (ma questo dettaglio non viene dato come certo). Tanto è bastato per far avviare nei giorni scorsi una raccolta firme (circa 200) contro queste nuove installazioni.

In base alla ricostruzione del quotidiano, i residenti avrebbero preso contatto con il comitato veneziano “no antenne” per organizzare anche una protesta anti-ripetitori e contro l’eccessivo inquinamento elettromagnetico.

Non solo, sempre nei prossimi giorni è stata programmata una assemblea condominiale in cui verrà valutata la possibilità di avviare un’azione legale per risalire al responsabile della comparsa di queste tre antenne senza che i residenti abbiano avuto modo di esprimersi sulla questione.

Insomma, la caccia alle streghe è partita. Chissà quanti di quei residenti sono a conoscenza del fatto che se quelle antenne sono lì è perché l’Ente Regionale per la Protezione Ambientale ha già dato il via libera e verificato che non ci sono rischi di superamento dei limiti di legge per quanto riguarda i campi elettromagnetici in quell’area.


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4 Risposte

  1. Marco ha detto:

    Io semplicemente vieterei l’uso del telefonino a chi non vuole le antenne e chiuderei il problema per sempre. Per loro, solo cabina (a un kilometro di distanza) o fisso. Ancora non si vuole capire – da parte di molti o di alcuni – che il telefonino e quindi le antenne – fanno parte della nostra sicurezza e reperibilità.

  2. Michele ha detto:

    Ma sì,sò ragazzi,lasciamoli divertire!Che vuoi che sia un raduno di menti superiori alla media dove ognuno spera che quello al suo fianco abbia almeno una pallida idea del perchè e contro chi o cosa si manifesta.In Italia si comincia dalla scuola ad esercitarsi in questa arte e si finisce a protestare contro tutto quello che non si conosce e/o non si capisce.Il problema è che sono troppe le cose che non si conoscono e/o capiscono ed a questo è difficile porre rimedio e puntualmente ci si ritrova un branco di gnu a pascere per le città.

  3. gian ha detto:

    Mi pare una barzelletta. In un condominio tutti sanno quando un inquilino pianta un chiodo nel muro del suo appartamento…e non si accorgono se gli piazzano tre antenne sul tetto ? Così come mi pare strano che non ci sia stata nessuna assemblea condominiale o nessun avviso, quando di solito si fanno assemblee per deliberare la sostituzione dello zerbino nell’ingresso.

  4. Federico da Venezia ha detto:

    Allora, siamo alle solite: caccia alle streghe a causa della totale e stolta ignoranza e nessuna volontà di conoscere la verità. Per coerenza si spengono TUTTE le le antenne così saranno soddisfatti in tutto nella loro ideologica idiota guerra “no antenne”.