Benedetto Levi (iliad Italia) sul 5G: la nostra rete è già pronta, partiremo molto presto


Dopo i risultati del terzo trimestre 2020, che hanno visto una importante crescita della customer base (6.840.000 utenti al 30 settembre), l’AD di iliad ItaliaBenedetto Levi – si è tolto qualche sassolino dalla scarpa in una intervista concessa oggi al quotidiano La Stampa.

Benedetto Levi

Innanzitutto, come fatto ieri anche dal CEO Thomas Reynaud, si è detto felice sia per l’ottimo andamento dei ricavi che per i tanti clienti che continuano a scegliere iliad (“ci davano per finiti e invece…”), un successo legato soprattutto al passaparola e alle promesse mantenute sul fronte delle offerte semplici, chiare e trasparenti, dove “non abbiamo mai addebitato un centesimo non dovuto”.

Soddisfazione anche per come sta procedendo lo sviluppo della rete proprietaria, con l’obiettivo del 2020 (oltre 5.000 impianti attivi) che è stato già abbondantemente superato e ad oggi si contano più di 5.300 impianti attivi (qui la mappa aggiornata).

Entro fine anno è inoltre previsto il lancio delle offerte su rete 5G iliad e, su questo fronte, Levi ha fatto intendere che ormai ci siamo:

Posso solo dire molto presto. La nostra rete è già pronta. Abbiamo gli apparati (Nokia) e stiamo stendendo la fibra.

E dal 5G alla rete fissa il passo è breve: l’AD ha confermato quanto già detto ieri durante la presentazione dei risultati finanziari del Gruppo Iliad, ovvero un lancio “prima dell’estate del prossimo anno”, in anticipo rispetto al debutto che inizialmente era pianificato per il 2024, ma poi c’è stato il lockdown e la domanda di banda larga è esplosa, portando a rivedere i piani.

L’intervista si chiude con una domanda sulla rete unica (sostanzialmente, Levi cosa ne pensa?) e una richiesta di commento sulle dichiarazioni del Copasir, per cui nell’economia italiana ci sarebbero troppi interessi francesi:

Mancano ancora troppe informazioni per giudicare. Quello che serve davvero è accelerare negli investimenti sulla fibra e preservare la concorrenza. I modi possono essere diversi. La rete unica è uno dei tanti.

Pur facendo parte di un gruppo di Parigi, siamo al 100% italiani. Stiamo investendo 3,4 miliardi di euro. Siamo più radicati qui di molte società tricolore. E anche tra un lockdown e l’altro abbiamo continuato ad assumere: da gennaio sono 186 i nuovi ingressi.

Tra poche settimane in Francia il Gruppo Iliad lancerà le proprie offerte su rete 5G e, a quanto pare, anche nel nostro paese è ormai questione di settimane, se non di giorni. Non resta che attendere il comunicato ufficiale, per poterne conoscere prezzi e dettagli.


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3 Risposte

  1. Bruno ha detto:

    Propongo Gubitosi CEO di Vodafone Italia, WindTre Italia e di Iliad Italia

  2. Alessandro D'Arpini ha detto:

    Mi ha detto uno 007 del Copasir che TIM invece è italiana al 101%, WindTRE è italiana al 99,9% mentre Vodafone dovrebbe essere in parte inglese in parte Laziale. Quindi, compra italiano e dai un sostegno concreto agli operatori dello spettacolo, in particolare ai ballerini, mi ha detto. Poi Mina è sempre Mina, eh!

  3. Carlo ha detto:

    Iliad facci volareeeee