Il Gruppo Iliad punta alla carbon neutrality con 10 impegni per il clima


Free, l’operatore telefonico francese fondato da Xavier Niel e di proprietà del Gruppo Iliad, ha comunicato alla stampa francese che il prossimo 21 gennaio si terrà una presentazione (rigorosamente in streaming) in cui i vertici del gruppo annunceranno i 10 impegni per raggiungere la carbon neutrality, ovvero il raggiungimento di zero emissioni nette di anidride carbonica.

Impegni Iliad per il clima

Nelle poche righe della comunicazione viene riportato che “Thomas Reynaud, Amministratore Delegato del Gruppo Iliad, nonché lo staff dirigenziale, presenteranno i 10 impegni del Gruppo per raggiungere la carbon neutrality”.

Come forse non molti sanno, l’aumento costante del consumo di traffico dati (che si sta registrando di anno in anno), a cui il 5G darà indubbiamente una accelerata, comporta anche un grande consumo di energia elettrica.

In un documento del 2019 della GSMA (l’associazione di settore che rappresenta oltre 750 operatori mobili in tutto il mondo) è emerso che il settore delle telecomunicazioni consuma tra il 2 e il 3% dell’energia globale e la spesa energetica pesa tra il 20 e il 40% delle spese operative di un operatore di telefonia mobile.

Sui costi energetici delle reti di telecomunicazioni ad oggi esistono poi due diverse scuole di pensiero. Da una parte c’è chi come ad esempio Telia (principale operatore scandinavo), Nokia e Ericsson ritengono che l’aumento del consumo di energia sarà compensato da apparecchiature sempre più efficienti.

Dall’altra c’è Huawei che invece sostiene come, in particolare dal 2022 in poi, l’aumento esponenziale del consumo di dati (legato alla diffusione del 5G), a cui vanno aggiungersi un numero sempre maggiore di impianti operativi, porterà a nuovi aumenti dei consumi energetici (questo nonostante l’utilizzo di apparecchiature sempre più efficienti).

Per fortuna, gli operatori hanno capito che puntare sull’energia rinnovabile, su apparecchiature sempre più efficienti e sulla riduzione della propria impronta energetica coincide anche con un abbassamento dei costi operativi (bolletta energetica). Insomma, i vantaggi sono per tutti.

Tra gli operatori francesi, Orange ha già annunciato che intende raggiungere la carbon neutrality entro il 2040 e di ridurre le proprie emissioni di CO2 del 30% rispetto al 2015, entro il 2025 (puntando principalmente sull’utilizzo di energia elettrica rinnovabile).

Anche il Gruppo Vodafone ha annunciato lo scorso novembre di voler azzerare le emissioni prodotte (direttamente e indirettamente) entro il 2040.

Ora è la volta del Gruppo Iliad, di cui va detto che l’attenzione per l’ambiente è sempre stata alta e un esempio tangibile arriva dalla controllata Scaleway, la società del gruppo che offre servizi cloud e hosting e che possiede diversi data center in Europa.

Proprio quest’ultimi, già dal 2017, erano alimentati con energia 100% da fonti rinnovabili (principalmente idroelettrico) e la società lo scorso ottobre ha annunciato che presto sarà “il cloud più efficiente e trasparente dal punto di vista ambientale a livello mondiale”.

Data center Scaleway

Questo perché, se ad oggi tutti i suoi data center costruiti dal 2018 in poi hanno già un ottimo PUE (Power Usage Effectiveness – ovvero quanto è efficiente un data center nell’usare l’energia elettrica che lo alimenta), minore di 1.15 (su una media del mercato nel 2019 di 1.67) e quelli più vecchi di 1.3, molto presto le cose cambieranno.

Per Scaleway, quando calcoliamo la responsabilità e l’efficienza di un data center, non è sufficiente tenere in considerazione solo il PUE, ma nell’equazione andrebbe inserito anche il consumo di acqua (calcolato a parte tramite l’indice WUE – Water Usage Effectiveness) utilizzata per il raffreddamento e la riduzione di umidità.

Ed è qui che Scaleway ha deciso di agire: d’ora in poi l’efficienza reale dei propri data center verrà calcolata combinando sia il PUE che il WUE e ogni anno verrà pubblicato un report con questa nuova metrica per tutti i data center di proprietà, con l’obiettivo di raggiungere al più presto un WUE inferiore a 0,15 su una media di mercato di 1,8.

Il 21 gennaio seguiremo la presentazione del Gruppo Iliad e non mancheremo di aggiornarvi sui 10 impegni che verranno presi per il clima.


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