Rete iliad: proteste a Rimini, mentre a Grosseto e provincia via libera a nuovi impianti 5G


Come abbiamo raccontato spesso, allo spuntare di una nuova antenna per la telefonia, non è difficile assistere a proteste di vario tipo da parte della cittadinanza.

A Rimini, è bastata una nuova antenna iliad installata sul tetto di una abitazione in via Ceccarelli a mobilitare nel giro di poche ore una raccolta firme dei residenti per richiedere al Comune di annullare l’autorizzazione concessa.

È quanto riporta oggi il Corriere Romagna, che parla di una cinquantina di firme raccolte nel primo giorno (ieri) e segnala le motivazioni delle proteste dei residenti:

  • il ripetitore non dovrebbe essere installato in una zona del centro storico densamente abitata;
  • le onde elettromagnetiche prodotte dall’antenna interessano almeno 300 palazzine con almeno 5mila abitanti nel raggio di 500 metri;
  • nelle vicinanze è presente un un asilo nido.

Motivazioni in alcuni casi molto vaghe ma che evidentemente non tengono conto di quanto succede nella realtà, ovvero che una antenna prima di poter essere autorizzata e installata deve passare le verifiche sulle emissioni elettromagnetiche svolte dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.

Se è lì, evidentemente i campi elettromagnetici presenti in quell’area sono sotto i limiti previsti dalla legge. Rimini è da sempre una delle città dove si sono registrate diverse proteste dei residenti per nuove installazioni, come capitato per un impianto iliad più volte spostato nella frazione di Viserba.

Nuove antenne 5G iliad

Per fortuna arrivano anche notizie positive, come è accaduto a Grosseto e provincia, dove l’ARPAT, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, ha dato parere positivo a 21 richieste di installazione antenne 5G, di cui la maggior parte erano arrivate proprio da iliad Italia (oltre a TIM, Vodafone e WINDTRE).

Questo l’elenco delle richieste diviso per località:

  • 2 a Grosseto
  • 3 a Follonica
  • 3 a Orbetello
  • 2 a Capalbio
  • 1 a Pitigliano
  • 1 a Scarlino
  • 1 a Sorano

Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Tirreno, l’ARPAT ha inviato il parere positivo ad ogni Comune coinvolto nelle richieste, ma non si hanno aggiornamenti se i singoli procedimenti di autorizzazione siano già stati chiusi o meno.

In linea di massima, salvo situazioni particolari, superati i controlli dell’ARPAT non dovrebbero esserci ulteriori rischi di blocchi per queste infrastrutture e la rete iliad potrà avanzare ancora un po’.


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2 Risposte

  1. marco dell'orso ha detto:

    ottimo!!

  2. Francesco Russo ha detto:

    Finalmente qualche antenna proprietaria in maremma.