Rete iliad: in meno di due anni conta già un terzo degli impianti dei concorrenti


Il mese di febbraio si è chiuso per iliad Italia con numeri davvero notevoli sul fronte della copertura di rete e, più precisamente, del numero di impianti attivati.

In meno di due anni (le prime attivazioni risalgono a fine marzo 2019) iliad conta ora su oltre 6.750 impianti operativi (qui la mappa sempre aggiornata), 6.780 con l’ultimo aggiornamento di ieri.

Impianti 4G iliad febbraio 2021

Impianti 4G iliad – Dati aggiornati al 2 marzo 2021

Parliamo di oltre un terzo degli impianti dei tre principali concorrenti (che sono sul mercato da oltre un ventennio), un risultato tutt’altro che scontato, ancor più in tempo di pandemia e con i problemi ormai noti che spesso si riscontrano sul territorio (principalmente ritardi legati a proteste dei residenti che non vogliono avere una antenna vicino casa).

Facendo un confronto sugli impianti 4G attualmente attivi (consultabili online su questa mappa) si può notare che quelli iliad sono oltre 6.750, mentre i tre principali concorrenti (TIM, Vodafone e WINDTRE) contano su cifre molto simili tra loro, tutti con poco più di 20.000 impianti attivi.

Dunque un’altra “freccia” in meno nell’arco dei concorrenti che inizialmente credevano, o speravano, iliad fallisse nel giro di pochi mesi, mentre i dati hanno dimostrato che la crescita è continua e inarrestabile dal 2018 ad oggi e il Gruppo non sta di certo elemosinando negli investimenti sulla rete (e oggi ne abbiamo l’ennesima conferma).

Lo stesso Levi questa mattina ha confermato che ogni giorno vengono attivati decine di impianti e che procede spedito anche lo sviluppo del 5G.

Rete 5G iliad

Proprio sul fronte del 5G per il momento le città coperte (almeno ufficialmente) sono quelle di Alessandria, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Como, Ferrara, Firenze, Genova, La Spezia, Latina, Messina, Milano, Modena, Padova, Perugia, Pesaro, Pescara, Piacenza, Prato, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Roma, Torino, Verona e Vicenza.

La copertura verrà presto aggiornata anche sul sito web ufficiale di iliad, perché risultano già attivi diversi impianti anche in altre città, dunque è solo questione di tempo.

La vera svolta sulla copertura di rete 5G arriverà in ogni caso il prossimo anno, quando verranno liberate e rese disponibili le frequenze in banda 700 MHz, che permettono di coprire aree di territorio più ampie e di penetrare meglio all’interno degli edifici. A quel punto, si potrà parlare di copertura più capillare in buona parte d’Italia.

Ricordiamo che nelle aree segnalate da iliad è possibile usufruire dell’accesso alla rete 5G esclusivamente con una delle offerte abilitate, o le precedente Flash 70 e Giga 70 o con l’attuale offerta Flash 100 5G (attivabile fino al 30 marzo 2021) e con gli smartphone 5G certificati dall’operatore:

  • Huawei: P40, P40 Pro, P40 Pro+
  • Motorola: Edge, Moto G 5G Plus, Moto Razr 5G
  • Nokia: Nokia 8.3 5G
  • Oppo: Reno4 5G, Reno4 Pro 5G, Find X2 Lite, Find X2 Neo, Find X2 Pro
  • Xiaomi: MI 10T Lite 5G, Mi 10, Mi 10T, Mi 10T Pro, Mi 10 Pro.

E a proposito di investimenti che non si fermano mai, l’attesa è tanta anche per il prossimo lancio su rete fissa, dove l’operatore è al lavoro a tempo pieno (e sta continuando anche ad assumere personale).


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13 Risposte

  1. Bruno ha detto:

    Gubitosi che dice?

  2. Marco ha detto:

    Qualcuno sa quante antenne hanno previsto di installare?

    • Redazione ha detto:

      Non c’è un dato ufficiale, ma installeranno tutte quelle che saranno necessarie per una copertura capillare sul territorio nazionale.

      • Marco ha detto:

        Capito, grazie. Se non erro, avevo letto tempo fa che prevedevano di installare circa 16000 antenne, poi non so se hanno cambiato idea e vogliono installare 20000 bts.

      • Matteo ha detto:

        Redazione, ma che scrivete? Ormai quasi un anno fa pubblicavate su queste pagine il report del trimestre precedente e l’obiettivo di Iliad era chiaramente indicato nel comunicato stampa (con numeri sempre riportati anche da altre testate del settore):

        “Il nuovo obiettivo è di 5.000 siti radio attivi entro la fine del 2020 e si conferma, inoltre, quello dei 10.000/12.000 siti installati entro la fine del 2024, puntando a raggiungere un equilibrio in termini di EBITDA con meno del 10% di quota di mercato.”

        Direi quindi che il dato ufficiale c’è eccome.

        Qui il link al vostro articolo, pubblicato il 17 marzo 2020:
        https://www.universofree.com/2020/03/17/continua-la-crescita-di-iliad-italia-5-281-000-utenti-a-fine-2019/

        • Matteo ha detto:

          Poi credo proprio che cercheranno di avvicinarsi quanto più possibile al numero di antenne delle aziende concorrenti, tenendo con sempre conto che sono partiti da zero da meno di tre anni e hanno iniziato solo da due a istallarle: se mantengono questo ritmo ipotizzo che arriveranno a 10000 già in settembre.

        • Redazione ha detto:

          Matteo, quello è il piano “Odissea 2024” con gli impegni fino al 2024… ma non si fermeranno mica a 10.000/12.000 impianti! 😉

          • Matteo ha detto:

            Certo, ma se dobbiamo basarci solo sui dati ufficialmente pubblicati ci sono solo quelli riportati nel piano Odissea 2024. Poi è ovvio pensare che non si fermeranno a 12000 antenne… per poter concorrere degnamente ne servono per me almeno 18000, meglio se poi pareggiano il numero dei concorrenti. Aspettiamo e vediamo.

      • marco ha detto:

        me lo auguro. Capillare!! Anche dove “non batte il sole”, tipo rimesse grandi centri commerciali e gallerie in cemento armato, dove Vodafone c’è, e quindi soprattutto anche Aree “Bianche”. Insomma, ognidove e bene…..comprese le zone di Confine, perchè anche ai confini, in alta montagna e aree collinose, si può!!!! Forza Iliad!! Dimenticavo: segnale anche in ascensore!! Grazie.

      • marco ha detto:

        capillare……me lo auguro…..ma ci vogliono anche le frequenze! Tutte!!!

      • marco dell'orso ha detto:

        Me lo auro davvero “capillare”. Non mi è mai piaciuta la parola “non prende il cellulare”. Me lo auguro davvero. E soprattutto “aprire” il 5 G a tutte le marche di telefonini, come fanno tutti. Grazie!!

        • Redazione ha detto:

          “E soprattutto “aprire” il 5 G a tutte le marche di telefonini, come fanno tutti.”

          In realtà non lo fanno tutti, perché servono accordi con i singoli produttori, che arrivano nel tempo (non è una cosa immediata). Alcuni operatori hanno una lista più lunga di smartphone compatibili perché hanno lanciato prima il 5G e sono partiti prima anche su questo fronte. Un po’ come accade con il VoLTE 4G, dove con diverse marche di importazione il servizio non funziona nonostante nelle specifiche tecniche del prodotto risulta disponibile.