Open Fiber smentisce che la sua partnership con iliad sia stata “rubata”
Open Fiber: “con riferimento a notizie comparse oggi sulla stampa, smentisce che la sua partnership con iliad sia stata ‘rubata’ da chicchessia. La collaborazione, che comprende l’intero perimetro del piano che Open Fiber sta realizzando con investimento diretto (271 città di grandi e medie dimensioni, per un totale di circa 9,5 milioni di unità immobiliari) è pienamente operativa e condurrà all’avvio dell’attivazione dei servizi di connettività iliad sulla rete FTTH di Open Fiber dopo l’estate”.
Lo ha reso noto nella giornata di oggi Open Fiber con una nota stampa.
Il motivo di questa comunicazione? Presto detto: un articolo uscito questa mattina sul Corriere della Sera (nell’edizione cartacea), in cui si faceva riferimento alla partecipazione di iliad al progetto di co-investimento su rete FiberCop (qui tutti i dettagli).
La parte dell’articolo contestata è questa:
Per TIM si tratta di partner rubato alla concorrenza. iliad aveva infatti un accordo sulla fibra con Open Fiber.
Come noto, iliad ha un accordo con Open Fiber (annunciato nell’estate 2020) che gli permetterà di sfruttare la rete in fibra ottica (FTTH) della società controllata da Cassa Depositi e Prestiti (60%) e dal fondo australiano Macquarie (40%).
L’operatore guidato da Benedetto Levi potrà quindi contare sia sulla rete FTTH di Open Fiber (operatore wholesale only) che su quella di FiberCop.
Va specificato che si tratta di un accordo commerciale tra le due parti che assicura ad iliad il diritto d’uso ventennale della rete primaria di FiberCop (quella che va dalla centrale ai cabinet) senza alcuna previsione di partecipazioni azionarie.
Cos’è FiberCop
FiberCop è una società partecipata da TIM, il fondo statunitense KKR e Fastweb con lo scopo di realizzare reti FTTH nelle aree nere e grigie del Paese (sono pianificati 2.579 comuni italiani, qui la lista completa).
Il modello è quello del coinvestimento aperto a tutti gli operatori, seguendo le direttive UE, con l’arrivo quindi di iliad a cui dovrebbe seguire quello di Tiscali.
Per aree “nere” si intendono le aree dove sono presente più infrastrutture di accesso di diversi operatori. Per aree “grigie” si intendono aree con infrastrutture di accesso di un solo operatore.
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Grazie per la lista ftth.. (anche se la mia città ha “preso” 2 anni di ritardo ^^..)