INWIT e il “caso iliad”, le parole dell’AD Giovanni Ferigo

In occasione della conference call di ieri sera dedicata ai risultati INWIT relativi al terzo trimestre 2021, l’Amministratore Delegato della società – Giovanni Ferigo – su domanda di un analista, ha toccato il “tema iliad”.

Come è noto, INWIT è ad oggi la più grande Tower Company d’Italia, nata dalla fusione con Vodafone Towers, le cui torri sono state conferite in INWIT. Una fusione che è stata approvata dall’Antitrust UE a patto che INWIT liberasse 4.000 torri in 8 anni in favore di iliad, per permetterle così di costruire più celermente la propria rete.

Questo però, a detta di iliad, non è avvenuto, perché le antenne nelle zone più “prestigiose” (centri città sopra i 35.000 abitanti), non sono mai state rilasciate da INWIT, così il gruppo guidato da Benedetto Levi ha fatto ricorso all’Antitrust UE.

Come riportato lo scorso agosto (qui maggiori dettagli sulla vicenda), delle 800 torri liberate da INWIT nei primi 10 mesi, iliad ne ha occupate solo cento, perché le altre si trovano in zone periferiche o in zone dove l’operatore francese è già presente, dovendo quindi continuare a fare affidamento sul roaming di WINDTRE (e quindi affrontare costi aggiuntivi).

L’AD di INWIT alla domanda sui rapporti con iliad dopo il ricorso all’Antitrust UE, ha spiegato che “a tutti i clienti proponiamo di avere sito dedicato, lo abbiamo fatto anche con iliad che sta vagliando la nostra proposta.

Al momento si sono rivolti ad altre towerco, ma potrebbero essere interessati anche alle nostre proposte. Abbiamo intenzione di fornire nuovi siti a tutti gli operatori in Italia, nessuno escluso”.