Rete mobile iliad: ad agosto 2022 oltre 9.750 impianti attivi (in attesa di circa 7.000 impianti dalla joint venture con WindTre)
Nel mese tradizionalmente noto per le ferie degli italiani, i tecnici che si stanno occupando dell’ampliamento della rete proprietaria di iliad hanno continuato a lavorare, portando il numero di impianti attivi a fine agosto a quota 9.754.
Di questi buona parte sono già abilitati al 5G, con un importante aumento di copertura legata alla disponibilità (dallo scorso 1° luglio) delle frequenze in banda 700 MHz (così come per TIM e Vodafone). Banda ideale per la copertura di vaste aree geografiche (come quelle rurali), così come quelle con forte presenza di edifici.
Come noto, sul fronte della rete mobile l’obiettivo del Gruppo iliad è di avere entro la fine del 2023 tra i 10.000 e i 12.000 siti/impianti attivi a livello nazionale.
Non solo, gli impianti installati a fine giugno 2022 (secondo quanto riportato nel report con i dati finanziari del gruppo) sono stati ben 10.342, dunque resta solo da attendere che vengano resi operativi per raggiungere con largo anticipo l’obiettivo prefissato.
Specifichiamo infatti che la differenza con i dati che trovate sulla nostra mappa (sempre aggiornata, disponibile a questo link), sono proprio tra quelli installati e quelli realmente operativi (quello dichiarato da iliad è il numero totale di impianti installati, ma che non hanno ad esempio ancora l’allaccio alla fibra ottica o alla corrente elettrica e non possono quindi trasmettere traffico voce e dati).
Joint Venture iliad WindTre
Nella delibera AGCOM del 27 luglio scorso, pubblicata in data 9 agosto (qui il documento integrale), l’Autorità ha espresso il proprio parere favorevole alla creazione di una joint venture tra iliad e WindTre.
Si tratta della nuova società con cui i due operatori provvederanno alla copertura delle aree meno popolate del nostro paese (dunque non una fusione tra WindTre e iliad, ma una nuova società che gestirà una quota di impianti in comune).
L’accordo, secondo quanto dichiarato dal CEO del Gruppo iliad (Thomas Reynaud), riguarderebbe circa 7.000 impianti e più o meno il 60% del territorio italiano. Dunque una implementazione che porterà molti benefici per l’utente finale.
La joint venture è inoltre stata citata anche nei report pubblicati dal Gruppo iliad lo scorso 30 agosto e relativi ai dati finanziari del primo semestre 2022, confermando le parole del CEO Reynaud in cui si parlava di questo progetto già da aprile. La finalizzazione è prevista per questo secondo semestre.
In Italia abbiamo firmato ad aprile, un accordo di condivisione della rete nelle aree scarsamente popolate con WindTre, destinato ad accelerare l’implementazione della rete mobile Iliad Italia
iliad Italia ha firmato un accordo di condivisione RAN con WindTre che, una volta finalizzato (previsto nel secondo semestre 2022), migliorerà immediatamente la presenza di iliad in Italia nelle aree a bassa densità abitativa rispetto a un’implementazione della rete più lunga su base autonoma.
Rete 5G iliad
Le città ufficialmente coperte in 5G (seppur parzialmente) da parte di iliad è recentemente aumentato a 50 e sono: Alessandria, Aosta, Ascoli Piceno, Bari, Bergamo, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Caserta, Catania, Como, Fermo, Ferrara, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Gorizia, Imperia, La Spezia, Latina, Messina, Milano, Modena, Monza, Novara, Padova, Palermo, Parma, Perugia, Pesaro, Pescara, Piacenza, Prato, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Salerno, Sassari, Siracusa, Taranto, Terni, Torino, Trento, Treviso, Trieste, Varese, Venezia, Verona, Vicenza (tutte città già segnalate tra l’altro nei nostri precedenti articoli dedicati).
La rete 5G sta continuando a crescere rapidamente e già si contano ulteriori città parzialmente coperte, come Udine, Ancona, Livorno, Frosinone e altre ancora.
Ricordiamo che per poter sfruttare il 5G di iliad è necessario avere uno smartphone compatibile. L’elenco recentemente aggiornato da iliad è disponibile qui.
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Assolutamente si, certo. Il termine “Overbooking”, letteralmente “sovra prenotazione”, nel gergo tecnico, stabilisce che quando il numero delle “prenotazioni” è pieno, non si può più passare, e si deve attendere che si “liberi” qualche posto. Ora, visto che Iliad va in run-sharing su W3, per accordi di copertura, laddove ancora non c’è ancora la Rete proprietaria, può tutta via accadere – ed è accaduto questa estate (da come mi è stato riferito) in Puglia e in Sicilia, che gli utenti Iliad sono rimasti “senza linea”, perchè presumibilmente la linea W3 era già molto carica tra utenti W3 (che sono prioritari in casa loro) e utenti Iliad che hanno trovato ancora eventuali canali disponibili. Purtroppo, chi è arrivato dopo, ha trovato le linee piene e ha dovuto attendere che si liberassero. Un mio amico, in Sicilia, ha dovuto attendere quasi un’ora. Questo è l’Overbooking. Forte traffico in entrata, e quando le linee si riempiono troppo, il computer deve gestire e purtroppo…. ritardare. In genere accade in estate con il forte flusso di turisti. Giustamente, per gli utenti diretti, nessun problema. Questo è l’Overbooking., se si è trattato di questo, ma in genere è così. Tutto qui….Spero di aver spiegato bene e in modo semplice. Grazie.
Io in effetti come la maggior parte di noi avrei abbinato quel termine al trasporto aereo, sai dirci di più rispetto all’ambito telefonico? Grazie.
Se non conosci i termini tecnici, o non sai l’inglese, eviterei ironie a vanvera…..grazie….
Overbooking? E che è una compagnia aerea? Ma daiiii…..
Mi sta bene tutto, ma come la mettiamo con l’Overbooking? Sono accaduti dei rari casi di Overbooking, rari, ma ci sono stati.