Gubitosi (TIM): Fibercop operativa nel primo trimestre 2021 e accelerazione sulle connessioni FTTH
In una intervista rilasciata oggi al quotidiano romano il Messaggero, Luigi Gubitosi (Amministratore Delegato di TIM) ha toccato ancora una volta il tema della rete unica.
Si parte da Fibercop, la società di coinvestimento tra operatori che gestirà la rete secondaria di TIM (quella che va dai cabinet su strada fino alle abitazioni dei clienti), sia in rame che in fibra, che promette sarà operativa entro il primo trimestre del 2021 e avrà come Presidente Massimo Sarmi (per anni AD Poste Italiane e attualmente vicepresidente di SIA Spa).
Sul progetto di rete unica (con l’inclusione di Open Fiber) Gubitosi assicura che “non abbiamo smesso di lavorarci e anche il governo è al lavoro e sembra molto determinato. Nel frattempo, continuiamo a lavorare su FiberCop“.
Sempre entro il primo trimestre 2021 ci sarà anche la “prima regione senza digital divide” e promette che dal prossimo anno verrà data una accelerazione alle connessioni FTTH, vero punto debole del gruppo, che fino ad ora ha puntato quasi tutto sulle connessioni FTTC (ovvero con la fibra fino al cabinet e in rame fino alle abitazioni).
Quando a Gubitosi viene poi chiesto in dettaglio quali sono i reali numeri sulla copertura del territorio con la fibra fino a casa (FTTH), scopriamo che TIM a fine anno dovrebbe avere circa il 20% delle linee attive (si tratta per il momento solo di una stima, non vengono forniti i reali dati attuali).
Ma oltre al progetto Fibercop e rete unica, TIM svilupperà nei prossimi anni anche nuovi business, tra cui cloud, Internet of Things e cybersecurity, motivo per cui la società sta costruendo data center a Roma, Milano e Torino.
E qui sembra ormai chiaro che avrà in iliad un potenziale competitor, visto che anche l’operatore guidato da Benedetto Levi si sta preparando a costruire propri data center in Italia, entrando in un business già ben avviato Oltralpe con la società Scaleway (sempre del Gruppo Iliad).
Parlando poi del piano per la ripresa dell’Europa, l’AD di TIM ha ricordato come il Next Generation EU destina al digitale in Italia finanziamenti per 40 miliardi, che si aggiungono ai 2,7 miliardi già stanziati dal governo, che potranno essere investiti “per lo sviluppo della banda larga e chiusura del digital divide; accelerazione sul 5G; sviluppo dei servizi cloud e dati; sviluppo dei servizi IoT e delle tecnologie connesse (blockchain, cybersecurity, AI e data analytics); promozione delle competenze digitali”.
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E che ci possiamo fare noi se Tim esce dalla porta e in governo li fa rientrare dalla finestra?
Ma certo, hai dato la presidenza ad un altro vecchio rubasoldi come l’ex ad di Poste Italiane ed ora gli pari anche il fondoschiena.
Fate davvero schifo, avete rovinato Open Fiber, monopolisti maledetti!
Ma SVEGLIATEVI ITALIANI che siamo nel 2020!!!