Accordo Gruppo Iliad e Infravia: nasce la “Open Fiber” di Francia, per lo sviluppo della rete FTTH
Il Gruppo Iliad vuole dare una ulteriore accelerazione allo sviluppo della fibra ottica in Francia (dove opera con il brand Free) soprattutto nelle zone a media e bassa densità abitativa (circa 26 milioni di abitanti), per questo ha annunciato oggi di aver avviato negoziati esclusivi con Infravia al fine di cofinanziarne la costruzione.
Questa operazione sarà effettuata attraverso la creazione di una società per la gestione attiva delle linee in fibra (FTTH) nelle zone interessate, di cui il 51% sarà ceduto a Infravia.
Infravia è una società di investimento indipendente specializzata in infrastrutture che gestisce 4 miliardi di euro di asset in 4 diversi fondi infrastrutturali. Con questo partner che gestisce la nuova società creata da Iliad, Free intende accelerare la diffusione della fibra in aree meno densamente abitate e allo stesso tempo garantire gli investimenti del gruppo nelle reti in fibra.
La società risultante da questa partnership riunirà 1 milione di punti d’accesso FTTH già dispiegati e cofinanziati alla sua creazione, nonché i contratti di cofinanziamento esistenti.
Thomas Reynaud, amministratore delegato del Gruppo Iliad: “Il mercato francese è caratterizzato da una forte domanda di fibra in tutti i territori. Questo accordo è un formidabile acceleratore della sua diffusione, consentendo a Free di offrire le migliori velocità a 26 milioni di case il più rapidamente possibile, secondo le ambizioni del piano di crescita Odissea 2024 (qui maggiori dettagli).
Vincent Levita, Presidente e Fondatore di Infravia: “L’accesso alle infrastrutture digitali è una grande sfida per i territori e siamo molto felici di collaborare con Free per accelerare lo sviluppo della fibra nelle nostre regioni. Questo progetto è pienamente in linea con la nostra strategia di collaborazione con attori del settore per accelerare lo sviluppo delle infrastrutture di domani.
La società fornirà a Free, con un contratto di servizio a lunghissimo termine, tutti i servizi e le informazioni sui punti d’accesso FTTH cofinanziati, ma sarà anche in grado di fornire gli stessi servizi ad operatori terzi.
La chiusura dell’operazione è prevista per il quarto trimestre del 2019 e dovrebbe portare 300 milioni di euro nelle casse del Gruppo Iliad.
Per spiegarla in maniera molto semplice, immaginate una iniziativa sullo stile di Open Fiber in Italia (ma tra società private, senza coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti), ovvero una società per lo sviluppo della fibra FTTH che poi affitta la sua infrastruttura ai vari gestori telefonici (non solo a Free).
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