Offerte 5G iliad: il lancio “a brevissimo”, parola di Benedetto Levi


In una edizione tutta dedicata al 5G de L’Economia, il supplemento del Corriere della Sera, in edicola oggi (e di cui consigliamo la lettura se l’argomento vi appassiona), si parla anche di strategie dei singoli operatori e non poteva mancare una breve intervista all’Amministratore Delegato di iliad Italia, Benedetto Levi.

Come spiegato nei giorni scorsi, il lancio delle offerte su rete di quinta generazione da parte di iliad è ormai imminente e dovrebbe avvenire proprio in questo mese di dicembre, con lo stesso Levi che pur non sbilanciandosi – limitandosi ad un “a brevissimo” – lascia intendere che ormai ci siamo.

Oltre alle informazioni già note, soprattutto a chi ci legge assiduamente, la brava Martina Pennisi è riuscita a tirar fuori qualche dettaglio in più al sempre stringatissimo Levi, scoprendo ad esempio che oltre la metà degli attuali impianti iliad attivi in tutta Italia (qui la mappa sempre aggiornata) è già collegato in fibra.

Questo è ovviamente un aspetto molto importante, perché anche se non è noto il numero di impianti 5G già pronti per essere attivati (e utilizzati), per poter avere le prestazioni che ci si aspetta dalla rete di quinta generazione, i collegamenti in fibra sono essenziali.

Sempre Levi ha comunque anticipato che per il momento il 5G verrà utilizzato per offrire velocità e prestazioni migliori per tutti gli utenti, mentre per quel che riguarda applicazioni o soluzioni 5G dedicate alla clientela business o relative all’Internet delle cose (IoT), bisognerà attendere.

Antenne 5G dell’operatore sono state già avvistate nelle principali città italiane (da Milano a Catania, passando per Bari, Roma, Pescara, La Spezia, Verona, Brescia, Bergamo e non solo), sarà quindi interessante scoprire quante saranno quelle che verranno annunciate come già coperte in fase di lancio.

Questo invece lo stato attuale della copertura dei tre principali operatori di rete mobile italiani (stando ai dati comunicati fino ad oggi):

  • TIM dichiara copertura 5G nelle città di Roma, Milano, Torino, Firenze, Napoli, Ferrara, Bologna, Genova, Sanremo, Brescia e Monza (a cui seguiranno Verona, Matera e Bari). Entro fine 2021 dovrebbero essere raggiunte dal 5G 120 città italiane.
  • Vodafone al momento segnala come raggiunte dalla propria rete 5G le città di Roma, Milano (più diverse zone dell’hinterland), Torino, Bologna e Napoli.
  • WINDTRE dichiara copertura 5G nelle città (e territori provinciali) di Arezzo, Avellino, Belluno, Benevento, Bolzano, Brescia, Campobasso, Catania, Chieti,  Firenze, Foggia, Frosinone, Genova, Isernia, Lecco, Matera, Nuoro, Palermo, Perugia, Pesaro Urbino, Pordenone, Potenza, Sassari, Savona, Siena, Sondrio, Taranto, Torino, Trento, Treviso, Verona, Vicenza, più le città di Ancona, Forlì, Gorizia, Latina, Ravenna e Trapani.

Vi riportiamo ancora il nostro sondaggio su Telegram, dove potete dirci la vostra su quello che sarà il costo mensile delle future offerte 5G di iliad.

Approfittiamo dell’occasione per ringraziare i tanti che hanno già partecipato e ricordiamo che unendovi al nostro canale potete ricevere le notifiche di tutte le nuove pubblicazioni di Universo Free (notizie e anteprime che spesso riusciamo a regalare a tutti i nostri lettori).


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Una risposta

  1. Estica**i ha detto:

    “il 5G verrà utilizzato per offrire velocità e prestazioni migliori per tutti gli utenti” = Come fare pubblicità senza capire di cosa si sta parlando. Con 30 Mhz di spettro velocità e prestazioni?

    Se si considera che è difficile fare mimo 4×4 sulle bande basse, e si considera che la banda 3700 è TDD, stiamo parlando di un totale teorico ( e quando dico teorico intendo il massimo possibile, visto che poi nell’applicazione pratica ci sono notevoli perdite) di 450 mega.

    450 mega teorici contro i 443 teorici che offrono 30 Mhz il 4G+. Sappiamo tutti però che di questi 443 teorici del 4G+ se ci dice bene ne utilizziamo 90, e così sarà con il 5G.
    Nell’applicazione del 5G l’efficienza spettrale è aumentata di poco, quindi miracoli non se ne fanno.

    Purtroppo le persone non lo vogliono capire che la rivoluzione del 5G sta nella capacità si sopportare tantissimi utenti per cella (quasi il triplo di una cella 4G) e nella latenza bassa (ottenuta grazie alle alte frequenze). Il resto è solo marketing di velocità stratosferiche ottenibili da Tim e Vodafone grazie agli 80 Mhz di spettro che hanno acquistato.

    P.S.

    Per chi volesse sapere come ho ottenuto il limite teorico di download 5G e 4G, e reperire altre informazioni relative a tali tecnologie, può consultare lo “Standard 3GPP”, dove illustra tutto per filo e per segno (con formule matematiche annesse).