Corti (WINDTRE) su joint venture con iliad su rete mobile: “Dialogo in corso, ma troppo presto per commenti”


In una intervista a DigitEconomy24, il co-CEO designato di WINDTRE Gianluca Corti (che ad aprile succederà insieme a Benoit Hanssen a Jeffrey Hedberg) torna a parlare direttamente e indirettamente di iliad.

Direttamente, sulla questione della joint venture per la creazione di una nuova società (al 50% tra iliad e WINDTRE) dove mettere a fattor comune le infrastrutture di rete mobile.

Secondo quanto ha dichiarato il CEO di iliad – Thomas Reynaud – durante la conference call con gli analisti dopo la presentazione dei risultati finanziari del 2021, c’è un accordo in fase di finalizzazione che riguarderebbe 7.000 impianti e circa il 60% del territorio italiano.

In pratica, ci sarebbe un investimento congiunto in una parte di territorio, le aree meno densamente abitate, dove con questa joint venture si potrà garantire una copertura 5G più velocemente e ad un costo inferiore.

Lato WINDTRE, le dichiarazioni di Corti sembrano più improntate alla cautela: “Siamo aperti ad accordi costruiti nel rispetto delle norme antitrust, ma siamo pronti anche ad andare avanti da soli.

Se ci sono opportunità interessanti per l’azienda le coglieremo, altrimenti noi siamo una grande realtà e possiamo andare avanti stand alone. Confermo che con iliad è in corso un dialogo, ma è troppo presto per qualsiasi altro commento”.

Viene inoltre citata iliad indirettamente (o almeno senza nominarla), quando si tocca il tema della guerra dei prezzi nel settore delle telecomunicazioni e in particolare nel segmento mobile.

L’Italia è il Paese che in Europa occidentale e negli USA ha la più alta percentuale di case senza connettività fissa. Più cresce la qualità della rete fissa e meglio è per tutti.

Tuttavia, se si mantiene un livello di prezzi del mobile molto basso, ci sarà gente che continuerà a trovare conveniente avere solo il mobile, anche perché il risparmio per alcune famiglie in questa fase è molto importante.

Secondo il co-CEO designato di WINDTRE “Alla base del fatto che i prezzi del mobile sono così bassi, ci sono due criticità: innanzitutto i nostri anziani sono molto meno digitalizzati degli anziani del Nord Europa e della Corea. Inoltre, si sconta la concorrenza del mobile”.

E qui è chiaro il riferimento allo sbarco di iliad in Italia, soprattutto quando chiarisce che “dal 2016, anno in cui Wind si è aggregata con 3 Italia, i prezzi si sono ridotti in modo brusco, anche a causa dell’arrivo, voluto proprio dall’Europa, di un nuovo operatore“.

Vedremo se nei prossimi mesi ci saranno novità sul fronte del coinvestimento tra WINDTRE e iliad sulla rete mobile o se le due società continueranno ad investire in totale autonomia.


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2 Risposte

  1. marco ha detto:

    Forza Iliad. Avanti!!!!

  2. Thomas ha detto:

    quanto gli rode aver dovuto accettare un nuovo operatore dopo la fusione