Rete mobile Salt (Xavier NIel): fino a 5 anni di ritardi per la burocrazia

Consoliamoci, non è solo l’Italia e gli operatori mobili italiani a dover far fronte a ritardi su ritardi per avere tutti i permessi per la costruzione o installazione di nuove antenne (5G e non).

Nella vicina Svizzera, secondo quanto riferisce il CEO di Salt (l’operatore telefonico controllato da Xavier Niel, fondatore del Gruppo iliad) i ritardi possono arrivare fino a 5 anni.

In un intervista rilasciata a Aargauer Zeitung, quotidiano della Svizzera tedesca, Pascal Grieder ha dichiarato che il problema non riguarderebbe solo le infrastrutture 5G e la colpa è tutta della burocrazia:

Per i lavori di manutenzione in certi cantoni dobbiamo effettuare tutta la procedura dei permessi di costruzione. In alcune realtà, poi, il personale preposto a occuparsi di queste cose è scarso, fatto che porta a lunghe attese. Ci possono essere ritardi fino a cinque anni, fatto che si ripercuote sulla qualità della rete.

Salt ha chiuso il 2021 con fatturato e numero clienti in crescita: 1.373.200 abbonati su rete mobile (+66.700 su base annua e +14.200 nell’ultimo trimestre 2021) e ricavi operativi saliti del 4,7% su base annua a 943,5 milioni di franchi (del 5,4% se si confronta il quarto trimestre 2021 con lo stesso periodo del 2020).

A novembre 2021 Salt ha inoltre lanciato sul mercato svizzero anche il suo operatore mobile virtuale GoMo (brand già utilizzato da Eir Telecom in Irlanda, operatore controllato al 51% da Xavier Niel e al 49% dal Gruppo iliad), con una offerta decisamente conveniente rispetto a quanto proposto dai competitor.