Reti mobili europee a rischio blackout. Free Mobile spegne la rete nelle ore notturne e iliad promette zero aumenti

Impianto rete mobile

L’attuale crisi energetica legata alla guerra in Ucraina, con l’interruzione delle forniture di gas da parte della Russia, rischia di mettere in ginocchio anche gli operatori di telefonia mobile di tutta Europa.

Il rischio di carenza di energia è alto in molti paesi (in Francia, ad esempio, la situazione è aggravata dalla chiusura di diverse centrali nucleari per manutenzione) e, stando a quanto riferisce Reuters, citando quattro dirigenti del settore delle telecomunicazioni, “in molti paesi europei non esistono sistemi di backup sufficienti per gestire interruzioni di corrente di ampia portata, con la prospettiva di interruzioni della telefonia mobile.

I Paesi dell’Unione Europea, tra cui Francia, Svezia e Germania, stanno cercando di garantire che le comunicazioni possano continuare anche se le interruzioni di corrente finiscono per esaurire le batterie di riserva installate sulle migliaia di antenne cellulari sparse sul loro territorio”.

Insomma, gli impianti radio degli operatori, in caso di blackout, potrebbero continuare a funzionare per un tempo limitato e poi risulterebbero inattivi, isolando tutti gli utenti agganciati alle celle di uno o l’altro operatore di telefonia mobile.

A questo rischio, va poi ad aggiungersi il caro energia, con prezzi dell’energia elettrica che hanno raggiunto livelli mai visti prima, un problema per i vari gestori telefonici, che devono gestire migliaia di impianti radio presenti su tutto il territorio (circa 20.000 per TIM, Vodafone e WindTre e oltre 10.000 per iliad), oltre ai costi legati ai server.

L’iniziativa di Free Mobile in Francia

In ottica di risparmio energetico, Free Mobile (l’operatore mobile francese del Gruppo iliad) dal 1° giugno del 2021 ha iniziato a sperimentare lo spegnimento parziale della propria rete nelle ore notturne (rete mobile composta attualmente da oltre 23.000 impianti attivi, per una copertura del 99,8% della popolazione in 4G e dell’84,3% in 5G).

Per la precisione, sulla rete mobile di Free in Francia, dal 1° giugno 2021 oltre 46.000 celle (in banda 2.600 MHz, quelle più performanti in termini di velocità) sono state messe in standby durante la notte (dalla mezzanotte alle 5 del mattino), riducendo notevolmente il consumo energetico della rete. Naturalmente, in caso di necessità o alto traffico notturno, le celle sono state programmate per riattivarsi automaticamente.

Il periodo di sperimentazione non ha creato problemi o disagi ai clienti e l’iniziativa non solo è ancora in essere, ma è stata ampliata ad altri impianti su territorio francese.

Da metà settembre, quando il traffico è basso o nullo, l’operatore ha deciso di mettere in standby anche le celle 3G e 4G in banda 2100 MHz e quelle 5G in banda 3.5 GHz (mantenendo attive invece quelle in banda 700 MHz).

Non solo, le celle 4G in banda 1800 MHz, sempre dalla mezzanotte alle 5 del mattino, hanno ora un MiMo ridotto (MiMo, Multiple Input Multiple Output, è un sistema di antenne multiple che permette una maggiore capacità di trasmissione senza ricorrere a banda addizionale).

Dunque nel corso della notte, se non c’è un picco di richieste da parte degli utenti di Free Mobile, molte celle vengono messe in standby, generando un risparmio di energia elettrica stimato tra il 5 e il 10% per singolo impianto coinvolto (che varia ovviamente a seconda del traffico generato).

Nessun aumento dei costi con iliad

Non sappiamo se la stessa iniziativa verrà intrapresa anche da iliad Italia sulla propria rete proprietaria, quello che è certo è che anche per i gestori italiani il caro bolletta si fa sentire e pesa e peserà sempre più nei prossimi mesi.

Già nei mesi scorsi Asstel ha chiesto che il comparto degli operatori delle comunicazioni elettroniche venisse classificato come energivoro, proprio per gli alti consumi di energia elettrica. Anche uno studio realizzato dal Politecnico di Milano per Asstel, secondo quanto riporta Reuters, ha confermato che il comparto degli operatori tlc si posiziona al terzo posto per consumo di energia, dopo il comparto vetro/ceramica e automotive.

Fonti interne ad iliad Italia ci hanno confermato che i costi legati all’energia elettrica sono lievitati negli ultimi mesi e sono ora una voce ancor più consistente nel bilancio dell’operatore. Nonostante questo, ci è stato garantito che questi costi non ricadranno mai sull’utente finale e non ci sarà quindi nessun aumento dei prezzi delle offerte proposte dal gestore.


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Una risposta

  1. Davide ha detto:

    Una situazione molto spiacevole