Fobia 5G: 142 sabotaggi ad impianti tlc in 10 paesi europei. Free Mobile (Iliad) vittima di un nuovo incendio doloso


Prosegue la fobia da 5G: al 18 maggio scorso, secondo quanto riporta la GSM Association, sono stati oltre 140 i sabotaggi a carico di impianti di telecomunicazione mobile in 10 paesi in Europa, con il triste podio conquistato dal Regno Unito (ben 87), seguito da Paesi Bassi (28) e Francia (17).

Si tratta principalmente di gruppi di persone aderenti a movimenti che chiedono lo stop al 5G, ma anche molti complottisti che credono che il Covid-19 si diffonda tramite questa nuova tecnologia.

Attacchi ai siti 5GNulla di più improbabile, eppure tanto basta per sabotare gli impianti dei vari operatori di rete mobile, fino ad arrivare ad appiccare incendi, come successo proprio nei tre paesi segnalati, ma anche a Cipro (qui il nostro articolo), dove lo scorso aprile era stata incendiata una antenna scambiata per 5G, ma non lo era.

Incendi impianti Free Mobile

Anche il Gruppo Iliad ha dovuto fare i conti con questi sabotaggi: un incendio di origine dolosa ha danneggiato a fine aprile una antenna Free Mobile situata nel quartiere Provins del comune di Annecy-le-Vieux (nel dipartimento dell’Alta Savoia).

Antenna Free Mobile incendiata

Antenna incendiata (foto Le Dauphiné Libéré)

Questa settimana (nella notte tra martedi e mercoledi) un nuovo incendio – sempre di origine dolosa – ha colpito un impianto di TDF Group (società delle torri che in Francia gestisce circa 7.900 siti) localizzato a Rimon-et-Savel (dipartimento della Drôme nel sud-est della Francia), dove erano ospitate non solo antenne Free Mobile ma anche quelle per la diffusione di canali tv e radio, lasciando migliaia di persone isolate.

Secondo la GSM Association, in Italia è stato registrato solo un attacco verso impianti di telecomunicazioni, ma come riportiamo spesso su queste pagine, non mancano manifestazioni di protesta da Nord a Sud ogni qualvolta spunti una nuova installazione.


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8 Risposte

  1. Morgana ha detto:

    Questo articolo è molto manipolatorio. Quasi nessuno degli anti 5G crede minimamente alla cavolata della diffusione del covid. Sono tutti solo enormemente preoccupati per l’inquinamento elettromagnetico e del fatto che non hanno ne testato la tecnologia ne tantomeno chiesto il permesso alla popolazione. Soprattutto contando che molte antenne le hanno installate durante il covid, “perché erano necessarie”. Quando è da anni che molta gente è contro al 5G.. Altro che spandere il virus…

    • Redazione ha detto:

      Sono fatti, di manipolatorio non c’è nulla. La preoccupazione non giustifica l’incendiare degli impianti e lasciare migliaia di persone isolate.

  2. Paolo ha detto:

    Se ci fosse una giustizia divina, i geni che fanno queste cose dovrebbero ritrovarsi sperduti in un posto dove non prende nessuna rete cellulare e per contattare qualcuno dover fare almeno una 50ina di km a piedi in piena estate (o pieno inverno, su questo lascio libertà di scelta) ??

    • Alessandro D'Arpini ha detto:

      Ho dovuto scrivere “ciribiribì Kodak” perché il mio pensiero su chi assalta le Stazioni Base sarebbe moooolto peggio del tuo.

  3. Michele ha detto:

    Io invece questa volta voglio proporre un approccio scientifico al problema,nel senso che se si arrivasse a mettere le mani su uno di questi invasati che litigano coi piloni delle telecomunicazioni bisognerebbe studiarlo all’università,analizzarlo attentamente e alla fine,conservarlo sotto formaldeide(scusate ma ogni tanto mi parte il Mengele).

  4. Alessandro D'Arpini ha detto:

    Onde evitare che la Redazione intervenga nei miei confronti a motivo del mio commento, ricorro alla pubblicità Kodak di molti anni fa, indossando cuffia da aviatore ed occhiali:

    “Ciribiribì Kodak!” ed ho messo col pensiero il rollino nel contenitore giusto.

  5. Luigi ha detto:

    Mamma mia quanti disastri fa l’ignoranza delle persone!